Lele Adani non si trattiene: “Antonio Conte è un fuoriclasse, ma occhio alle promesse!” #Napoli #SerieA #Calcio
Lele Adani, ex difensore e attuale opinionista, ha riservato parole al miele per Antonio Conte durante la trasmissione Viva El Futbol. In un mondo del calcio dove gli allenatori spesso scappano al primo segno di guai, Adani sottolinea come Conte abbia scelto di restare, travolto dall’affetto dei tifosi e da un accordo dietro le quinte con il presidente. È un po’ come dire che l’amore popolare e qualche promessa economica valgono più di un contratto blindato, anche se a volte questi accordi sembrano più un baratto che una strategia seria.
Nel suo intervento, Adani ha spiegato i motivi dietro la permanenza di Conte, evidenziando fattori che hanno giocato un ruolo decisivo: “Antonio Conte sarebbe andato via. Ci sono stati un paio di fattori: è stato travolto dall’amore della gente e poi c’è stata la condivisione con De Laurentiis. Si sono messi a tavolino e secondo me quello che il presidente non aveva dato durante l’anno quando era partito Kvara, ha promesso di restituirglielo in estate.” Questa citazione mostra come, dietro le vittorie, ci siano sempre quei vecchi trucchi del mestiere, tipo promesse fatte e mantenute per tenere un big al suo posto – roba che fa ridere, se ci pensi.
Adani non si ferma qui e continua a lodare Conte come uno dei migliori in circolazione, nonostante il calcio sia pieno di chiacchiere e chi sa cosa altro. “Quindi nei giorni post scudetto c’è stato amore e programmazione e delle promesse che sono state mantenute. Conte resta il fuoriclasse della Serie A e tra i 3-4 allenatori più influenti al mondo. Conte dopo essere stato fermo dopo l’esperienza al Tottenham si è evoluto, ha rinnovato le idee. Lui trova le emozioni e l’entusiasmo nel lavoro, nella fatica, nello studio, nell’aggiornamento”. Insomma, un ritratto di Conte come un tipo tosto che si fa strada con sudore e intelligenza, anche se in questo ambiente spesso le chiacchiere contano più dei fatti reali.
Alla fine, l’elogio di Adani dipinge Conte non solo come un allenatore di successo, ma come un esempio di evoluzione nel calcio moderno, dove la passione e le promesse possono ancora fare la differenza, fregandosene delle solite ipocrisie del mestiere.