Lele Adani spara a zero sul Napoli e il City: un’analisi da non perdere! #Napoli #ChampionsLeague #Calcio
Lele Adani, ex calciatore e opinionista, non le manda certo a dire nel suo intervento su una radio napoletana. Con un tocco di ironia che smonta le ipocrisie del calcio, mette sotto la lente le prestazioni recenti del Napoli, lodando le prime uscite stagionali con un occhio critico al match contro la Fiorentina. “Il Napoli ha fatto le prime due partite di campionato che sono state buone, quella di Firenze è stata ottima. Una prova dove c’è stato qualche rischio nel finale, ma lo devi mettere in conto, è una squadra che è evoluta anche grazie ad Hojlund. Con il City sarà una bella partita, mi trovo d’accordo con Conte quando dice che si va ad imparare dai maestri. A Manchester potrebbe giocare Olivera, delle volte il baricentro lo determinano gli avversari, la squadra di Guardiola palleggia, il Napoli sarà più basso rispetto a Firenze ma a sprazzi può mettere paura ai citizens. Mi auguro che gli azzurri sappiano che la partita a Manchester la fai meglio con l’autostima rispetto alla paura.”
Non si ferma qui, puntando dritto ai difetti del Manchester City con un approccio che fa a pugni con il politically correct del pallone. Adani suggerisce tattiche spregiudicate per contrastare i dominatori inglesi, enfatizzando come destabilizzare i loro centrocampisti sia la chiave. “Punti deboli del City? Bisogna cercare di far correre all’indietro i centrocampisti che sono abituati a palleggiare, che è un concetto che si usa con le squadre che sono abituate a dominare il gioco.”
Passando a Hojlund, l’ex difensore non risparmia paragoni sboccati, etichettandolo come un tank in campo che sa farsi rispettare, con un chiaro occhio al passato e ai colpi di mercato che non sempre funzionano come promesso. “Hojlund ha preso a sportellate i difensori della Fiorentina e ha connesso i quattro centrocampisti che sono il nucleo pensante del Napoli, l’ho definito Lukaku con 10 anni in meno. Paragone con Higuain? Il Pipita lo paragono a pochi perché ho un debole per lui, per me il danese è più simile a Lukaku così rimaniamo concentrati sull’attualità. Devo fare i complimenti a De Laurentiis perchè Hojlund è stato un grande acquisto, mi piace il concetto dell’upgrade, perché Lukaku è una garanzia ma le aspettative crescono ed è difficile migliorare quando vinci.”
Il discorso si allarga al progetto Napoli, con Adani che elogia – ma con una strizzata d’occhio critica – l’evoluzione della squadra e la fame di successi in Europa, senza peli sulla lingua sul ruolo di certi giocatori chiave. “Il Napoli ha una connessione molto intensa con il calcio, cerca sempre progetti tecnici per evolvere il suo modo di essere. Conte si evoluto a Napoli e sta confermando la sua visione molto allargata, utilizza più sistemi di gioco, ora sta facendo qualcosa per valorizzare De Bruyne che fa calcio ovunque ed è un piacere goderselo. In Champions deve iniziare a passare il primo turno, l’appetito poi vien mangiando.”
Infine, non manca un commento schietto su Noa Lang, definendolo un’incognita che potrebbe rovinare i piani, con un tono che sottolinea quanto il calcio sia un gioco di adattamenti brutali. “Noa Lang? E’ un punto interrogativo perché è in ritardo ed è cambiato il sistema. Perché è cambiato? Per tutelare De Bruyne e valorizzare i centrocampisti. Lang e Neres devono entrare in ritmo velocemente perché Conte avrà bisogno di loro, la squadra è tarata anche sul 4-3-3”. In sintesi, Adani dipinge un Napoli in crescita, ma con la spina dorsale esposta ai colpi dei giganti europei – un’analisi che, come al solito, non risparmia nessuno.