#VivaElFutbol: Lele Adani spezza l’entusiasmo per il Napoli di Antonio Conte e ricorda che la Champions è un altro sport — niente facili promesse, servono organici profondi. #Napoli #Conte #ChampionsLeague
Durante la trasmissione “Viva el futbol”, l’ex difensore Lele Adani ha parlato del Napoli di Antonio Conte, mettendo in guardia da facili entusiasmi e sottolineando la differenza tra il campionato e la Champions League.
“Io andrei piano a parlare come fanno tutti, lo fanno perché poi così danno pressione a Conte, essendo lui mettono già il Napoli nelle prime otto in Champions League. Ma non è così, andateci piano! Abbiamo avuto l’Inter, come italiani, che ha fatto due finali in tre anni. Il Napoli vince due scudetti in tre anni e allora di conseguenza è ma allora fa bene in Champions League? No, ragazzi, non è così semplice perché la Champions League è un altro sport.
Se voi chiedete, non ce lo dirà mai ovviamente, ad Antonio cosa pensa della Champions League dirà che è una meravigliosa, fantastica e luminosa zavorra. La Champions League è pesante per chi vuole riconfermarsi in Italia, è dura. Certo che il valore della squadra te lo dà quella competizione, ma è dura, è veramente difficile. Il Napoli non arriva a due giocatori per ruolo, tanto è vero che non so neanche se chiudono Juanlu come vice Di Lorenzo, infatti è rimasto Zanoli. La squadra è forte, ma se per me è più allungata che rinforzata, escluso KDB”.
Adani insiste sul concetto che vincere in Italia non equivale automaticamente a essere competitivi in Europa: la Champions richiede organici più profondi e scelte mirate. Le sue osservazioni si concentrano sui limiti numerici della rosa e sulla difficoltà a mantenere alti livelli su più fronti.
La riflessione dell’ex difensore riapre il tema della gestione delle risorse e dell’organico per chi ambisce a fare strada anche in Europa: parole nette, che difficilmente passeranno inosservate tra tifosi e addetti ai lavori.