Maurizio Cerino, una delle firme più note del giornalismo di cronaca nera e giudiziaria, si è spento all’età di 65 anni dopo una lunga malattia. Cerino, che aveva dedicato gran parte della sua carriera al quotidiano Il Mattino, era conosciuto per la sua profonda conoscenza delle dinamiche della criminalità organizzata in Campania e per la sua passione per la musica.
La carriera giornalistica di Maurizio Cerino
Cerino ha rappresentato un pilastro del giornalismo di cronaca nera e giudiziaria in Italia. Con il suo lavoro, ha illuminato molti aspetti oscuri della criminalità organizzata. Parallelamente alla sua carriera giornalistica, nel mondo del cinema, ha partecipato come co-sceneggiatore del film Fortapàsc di Marco Risi, che rispecchia la vita dell’indimenticabile Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra.
Un uomo di molte passioni
Nella vita privata, Maurizio Cerino era altrettanto appassionato di musica. Questa sua passione affiancava il suo impegno giornalistico e gli offriva un equilibrio tra il suo lavoro investigativo e il mondo artistico. Il giornalista di Repubblica ha descritto Cerino come apparentemente burbero, ma chi lo conosceva bene sapeva che dietro questa facciata si celava un uomo dotato di grande ironia, generosità e una speciale disponibilità verso i più giovani.
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