Addio a Carlo Sassi, il veterano della Rai che ha rivoluzionato il calcio con la sua ossessione per i replay! #RIPCarloSassi #GiornalismoSportivo
Carlo Sassi, quel vecchio leone del giornalismo sportivo, se n’è andato a 96 anni suonati, lasciando un vuoto tra i patiti del pallone. Tifoso sfegatato della Cremonese, entrò alla “Domenica Sportiva” nel 1960 e ci restò per più di trent’anni, diventando il tizio che ha infilato la moviola in TV nel 1967 per smontare quel gol fantasma di Rivera nel derby Inter-Milan. Insomma, ha trasformato le chiacchiere da bar in analisi al rallentatore, rovinando un po’ il fascino dell’errore arbitrale.
La sua vita professionale è stata un mix di novità e passione per il calcio in televisione. Dopo la moviola, si è affiancato a Sandro Ciotti in Quasi Gol e poi Fabio Fazio lo ha voluto in Quelli che il calcio. Un tipo che ha ribaltato come si guarda lo sport, rendendolo più nerd e meno romantico, ma hey, non si può negare che ha lasciato il segno.
La Rai esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Carlo Sassi, giornalista e storico volto della “Domenica Sportiva”. “Pioniere dell’uso della moviola, introdotta nel 1967 – si legge in una nota – ha cambiato il modo di raccontare il calcio e lo sport in televisione. Con rigore e passione ha accompagnato per decenni i telespettatori, lasciando un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo italiano”.
Anche la Cremonese ricorda sui social il giornalista scomparso: “Volto storico del giornalismo italiano, Carlo Sassi ha cambiato il modo di vedere il calcio con la sua moviola. Stringendoci con dolore al cordoglio della famiglia, ti ricorderemo per la grande eredità professionale e per la profonda e sincera passione per i nostri colori”. Con Sassi, il calcio non sarà più lo stesso – un vero rompiscatole innovatore che ci ha fatto amare (o odiare) i replay forever.