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Adriano: “Andavo in discoteca e bevevo. Temevo la camicia di forza, risposi a Moratti…”

In un recente estratto del suo attesissimo libro autobiografico, l’ex calciatore Adriano ha rivelato alcuni dei momenti più difficili della sua carriera, legati alla battaglia contro la depressione. Con una carriera che è stata segnata da alti e bassi, Adriano ha deciso di condividere con i lettori esperienze personali e sfide che ha affrontato lontano dal campo di gioco.

Una lotta silenziosa

Adriano si è aperto su come la depressione abbia influito non solo sulla sua vita professionale, ma anche su quella personale. Non sempre visibile agli occhi del pubblico e dei tifosi, la sua sofferenza interiore ha spesso condizionato le sue prestazioni in campo, portandolo a un graduale annullamento delle ambizioni sportive. Le sue rivelazioni mettono in luce quanto sia difficile per gli atleti gestire le aspettative esterne e la pressione costante, mentre combattono battaglie personali nascoste.

Oltre l’apparenza

Più di una volta visto come uno dei talenti più promettenti del calcio, Adriano ha spiegato come l’immagine pubblica di successo possa mascherare fatiche invisibili.

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Nonostante i trofei e il clamore mediatico, l’ex attaccante ha raccontato di sentirsi spesso isolato e incompreso, luoghi comuni nel mondo dello sport in cui la forza fisica e mentale è sempre messa alla prova. L’autobiografia si propone di fornire un ritratto veritiero della sua vita, affiancando trionfi e cadute con sincerità e trasparenza.

Un messaggio di speranza

Mentre molti ricordano Adriano per le sue straordinarie prestazioni in campo, il suo libro autografico diventa una testimonianza della resilienza e della speranza che vuole trasmettere a chi si trova ad affrontare situazioni simili. In mezzo alle sue parole risuona un appello forte e chiaro: la richiesta di maggiore comprensione e supporto per chiunque stia lottando con problemi di salute mentale, evidenziando l’importanza di abbattere lo stigma che spesso li circonda.

Il viaggio di Adriano, raccontato in queste pagine, rappresenta un contributo significativo alla discussione sulla salute mentale nel mondo dello sport, offrendo al contempo un’opportunità di riflessione per tutti i lettori.

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13 Ottobre 2025 - 18:32 — Ultima alle 18:32
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