Raul Albiol si confida sul suo nuovo capitolo con il Pisa e la Serie A, pronti a combattere per la salvezza. #Pisa #SerieA #CalcioItaliano #Veterani
Raul Albiol, il difensore che non si arrende mai nonostante gli anni che passano, ha rotto il silenzio durante il Media Day del Pisa, parlando senza peli sulla lingua della sua avventura in Toscana. In un mondo del calcio dove i vecchietti come lui vengono spesso etichettati come finiti, Albiol non ha perso tempo a sottolineare la fiducia che la società gli ha dato. “La società ha fatto di tutto perché potessi venire, devo restituire questa fiducia al massimo livello. Per me è la sfida più importante della carriera, una grande esperienza: lotteremo per la salvezza di una squadra tornata in Serie A dopo 34 anni, dovremo dare il massimo tutti insieme”. Insomma, un chiaro messaggio: non è qui per scaldare la panchina, ma per dimostrarci che l’età è solo un numero e che i “dinosaori” del calcio possono ancora ruggire.
Quando si parla di sfidare il Napoli, Albiol non nasconde il suo affetto, definendolo quasi un ritorno a casa, anche se questo potrebbe far storcere il naso a chi vede nel calcio solo rivalità spietate. “Ritornare a Napoli è speciale: è la mia casa, ho vissuto anni spettacolari e sono migliorato come uomo e come calciatore. Dopo tanti anni sento ancora affetto e amore”. È come se, tra una partita e l’altra, ci ricordasse che il pallone non è solo business, ma un legame profondo – e magari un po’ sdolcinato – che va oltre le uniformi.
Sulle sue condizioni fisiche, Albiol è diretto: non è più un ragazzino, ma è pronto a combattere. “Vicino al 100%. Era normale che avessi bisogno di qualche settimana per rimettermi a posto”. In un’epoca dove i giocatori fingono immortalità, lui ammette candidamente che il corpo ha bisogno di manutenzione, un tocco di realismo che fa bene in uno sport pieno di fanfaronate.
Parlando del passaggio dal Villarreal, Albiol non evita di punzecchiare chi lo dava per finito, con un’aria un po’ polemica verso i critici. “Non è stato facile trovare l’affetto dei tifosi perché già sei anni fa dicevano che ero vecchio e ho dimostrato che sbagliavano. Anche oggi la mentalità non è cambiata. Voglio dimostrare di poter giocare a livello di Serie A. Real Madrid, Pisa o Napoli? Non cambia niente. Sono un appassionato del calcio. Vado a dare il 100% e a dimostrare che tutto l’affetto e la fiducia sono ripagate. La mia famiglia è sempre con me, questa città è un posto bellissimo, dove poter stare tranquilli per lavorare. Questo è quello che vogliamo, che Pisa si ricordi di noi giocatori quando andremo via”. Qui, emerge il veterano testardo, che sfida i pregiudizi sull’età e mette in fila le sue priorità: famiglia, passione e lasciare un segno, senza tanti fronzoli.
Infine, sul perché la Serie A attira giocatori navigati, Albiol non si tira indietro dal fare un paragone diretto con altri “reduci” del calcio. “Ci sono giocatori che, anche se in là con gli anni, dimostrano di poter dare qualcosa di importante. Questo è il mio caso, ma anche quello di Modric e degli altri che hanno fatto questa scelta. Si può migliorare anche alla nostra età”. In un mondo che spesso butta via i talenti maturi come scarpe vecchie, lui e i suoi colleghi stanno lì a ricordare che l’esperienza conta più di un paio di anni in meno, e che la Serie A è ancora il posto dove i vecchi lupi possono ululare forte.