Allegri realista: Juve favorita per lo Scudetto, Milan a caccia della Champions. Contro Napoli, difesa solida

Allegri caricato per lo scontro con la Juventus: “È una bella partita”! Speriamo che il Milan non inciampi di nuovo contro quei vecchi rivali. #Milan #Juventus #SerieA

Alla vigilia della partita chiave contro la Juventus, Massimiliano Allegri, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa da Milanello, senza peli sulla lingua come al solito. Si tratta dell’ultima gara prima della sosta, e per lui è cruciale fare un altro passo avanti contro una squadra che lotterà per lo scudetto fino alla fine.

“È una bella partita. Per noi è importante fare un altro passo in avanti contro una squadra che si giocherà lo scudetto fino alla fine. Dovremo essere bravi.”

Quando gli hanno chiesto se domani sarà una partita speciale per lui, Allegri ha risposto con il suo solito aplomb. “È stata una settimana normale per me. Domani conta la partita, i sentimenti ci sono ovviamente dopo 8 anni di Juve, spero di fare 8 anni anche al Milan. Domani è una partita importante contro una squadra che non ha mai perso. Sarà una bella partita da giocare.” Niente drammi, solo affari.

Sul rischio di sbagliare panchina, il tecnico ha scherzato un po’. “No perchè hanno invertito le panchine (ride, ndr). Per me andare in panchina è sempre una grande emozione. Noi dobbiamo restare concentrato sull’obiettivo finale, il Milan deve tornare a giocare la Champions. Per farlo dobbiamo continuare a lavorare, mancano tante partite e tanti punti. Ci saranno anche momenti difficili, noi dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere il nostro obiettivo.” Insomma, focus sul lavoro, senza fronzoli.

Parlando della difesa del Milan come possibile carta vincente e se sia una rivincita personale, Allegri è stato chiaro. “Non è una rivincita. Quando sono andato alla Juve ho ringraziato il Milan per i primi 4 anni. Prima di tornare qui ho ringraziato la Juve. Domani non è una rivincita, sarà una bella partita. Dovremo fare una bella partita tatticamente. Difesa? Contro il Napoli abbiamo difeso bene, ma potevamo fare meglio come nell’azione del rigore.” Niente vendette, solo calcio.

Sull’eventualità di un pareggio domani, ha analizzato la situazione con realismo. “Per raggiungere l’obiettivo finale serve un certo numero di punti. Di solito per il quarto posto servono 74-75 punti. Domani dobbiamo giocare una partita molto tecnica, loro pressano tanto, hanno fatto sempre gol, hanno giocatori importanti. Quando ci sono gare così di solito vengono fuori belle partite, sono gare belle da giocare.”

Aggiornamenti sugli infortunati: Tomori e Leao. “Tomori è a disposizione. Leao ha fatto una bella settimana, è la prima dal 17 agosto. Domenica volevo farlo entrare, ma non così presto. Leao sta crescendo di condizione, così come Nkunku.” Speriamo che non siano solo parole al vento.

Riguardo agli ultimi minuti contro il Napoli, Allegri ha toccato un tasto personale. “Ho calciato bene, ma deve migliorare. La cosa importante era portare a casa la vittoria.” E sui suoi sogni per il futuro, è rimasto pragmatico. “Domani c’è una partita, poi ce ne sarà un’altra. Si parla tanto di progetti, ma nel calcio conta vincere le partite, altrimenti non vai da nessuna parte.”

Sui dubbi di formazione, ha detto: “Oggi c’è l’ultimo allenamento. La prima valutazione sarà su Tomori, gli altri stanno tutti bene. Non dimentichiamo che i cambi sono fondamentali. Ai ragazzi ho detto che la cosa importante è vincere le partite. Oggi deciderà chi far giocare.” Leao è pronto per il grande salto? “Leao deve iniziare ancora la stagione praticamente. Ha grande voglia di fare. Non è nelle mie mani, ma nelle sue mani. Leao sa che è una stagione importante per lui.”

Sul momento del Milan dopo il Napoli, Allegri mantiene l’equilibrio. “La Juve ha un punto in meno e domani c’è lo scontro diretto. Dobbiamo continuare a lavorare. Manca ancora tanto, dobbiamo fare un passo alla volta, non abbiamo vinto il campionato o raggiunto la Champions. Serve equilibrio.”

Parlando di Rabiot, ha notato dei miglioramenti. “Rabiot l’ho trovato cresciuto rispetto a quando era con me alla Juve. Ma è normale che sia maturato.” Sulla stagione in corso, è flessibile. “Stiamo giocando in questo modo al momento, magari tra tre mesi giocheremo diversamente e farò altre scelte. L’unica cosa che non cambia è l’obiettivo finale e arrivare a marzo in buona posizione per giocarci qualcosa.”

Gabbia ha guadagnato la nazionale, e Allegri lo apprezza. “Non lo conoscevo. Ho imparato che fino a che non li alleni, è difficile dare giudizi esterni sui giocatori. Ho trovato un ragazzo con margini di crescita, è un ragazzo responsabile che ha ottime qualità. Se un giocatore va in nazionale, siamo contenti.” Su Ricci e Nkunku. “Sono contento di Ricci che può giocare davanti alla difesa e da interno. Ricci è cresciuto tanto. Nkunku è cresciuto fisicamente.”

Paragonando questa Juventus alla sua vecchia, non si sbilancia. “Il calcio è cambiato tanto, non si possono fare paragoni con il passato. È una Juve diversa, come questo è un Milan diverso da quello che ho allenato la prima volta.” E su Jashari: “Spero presto. Credo ci vogliono ancora un mesetto, ha iniziato a correre sulla sabbia ma serve ancora un po’ di pazienza.”

Infine, su come inserire Leao in una squadra che funziona. “Ho imparato una cosa: dire domani faccio questo perché è il momento di cambiare non va bene. Il momento di cambiare è quando me ne accorgo.” Con Allegri al timone, il Milan va avanti passo dopo passo, senza illusioni.