Altafini dà ragione a De Laurentiis sullo stadio Maradona? Ma che sta succedendo al nostro tempio azzurro! #ForzaNapoli #NapoliSempre #DiegoMaradona
Che colpo al cuore per noi napoletani, quando sentiamo che José Altafini, un ex calciatore che ha calcato i campi con la grinta che solo i grandi hanno, si schiera al fianco del presidente Aurelio De Laurentiis. Sì, proprio lui, che ha usato parole dure per definire lo stadio Maradona, quel santuario che porta il nome del nostro eterno campione. Non è una novità che De Laurentiis parli chiaro, e Altafini gli dà man forte, dicendo che ha ragione a criticarlo con termini così forti. Ma accidenti, come possiamo non sentirci feriti?
Immaginatevi: lo stadio che dovrebbe essere il nostro orgoglio, il luogo dove Diego ha fatto miracoli, ridotto a un bersaglio di insulti. Da vero tifoso del Napoli, con il sangue azzurro che mi scorre nelle vene e il Vesuvio che mi ribolle dentro, dico che forse c’è del vero nelle parole di De Laurentiis – se le strutture non sono all’altezza, chi lo nega? – ma fa male, oh se fa male! Noi partenopei viviamo di passione, di quel fuoco sacro che ci fa urlare “Forza Napoli” in ogni angolo della città. Altafini, con la sua esperienza, ci ricorda che il calcio è anche pragmatismo, non solo sogni, ma io mi chiedo: è giusto sminuire un simbolo come Maradona solo per qualche problema di manutenzione? No, ragionateci: quel stadio è più di un impianto, è la nostra anima, il nostro orgoglio contro tutti.
Eppure, dando un’occhiata più da vicino, Altafini non sta tradendo lo spirito napoletano; sta solo confermando quello che molti di noi borbottano sotto voce. De Laurentiis, con la sua schiettezza tipica da presidente tosto, ha puntato il dito su questioni reali, e Altafini gli fa eco come un vecchio compagno di squadra. Ma come tifoso, non posso nascondere la mia amarezza: vogliamo uno stadio all’altezza del nostro mito, non polemiche che ci dividono. Forza, Napoli, rialziamoci e dimostriamo che il nostro amore per la maglia è più forte di qualsiasi critica.
In fondo, questa storia ci ricorda quanto il Napoli sia un mondo a sé, fatto di emozioni grezze e fedeltà incrollabile, e che ogni dibattito, per quanto acceso, ci unisce nella lotta per il meglio. Avanti, azzurri!