#Napoli #SerieA #CalcioNapoli Il giornalista Carlo Alvino, durante la trasmissione "Terzo Tempo Calcio Napoli" su Televomero, ha analizzato la situazione del Napoli a sette partite dal termine del torneo.
Il Napoli sta vivendo un periodo complicato, soprattutto nei secondi tempi delle partite. Alvino ha dichiarato: "A sette partite dalla fine faccio fatica a pensare a una soluzione che possa far cambiare il trend negativo dei secondi tempi. Quasi non fanno più notizia." È evidente che il problema dei secondi tempi è diventato quasi cronico per gli Azzurri, tanto da non suscitare più sorpresa.
Nonostante ciò, ci sono stati momenti di luce, come contro la Juventus e l’Inter, dove il Napoli ha saputo ribaltare il risultato. Tuttavia, la ripresa contro il Bologna è stata disastrosa. Alvino ha aggiunto: "C’è qualche partita in cui sono stati molto buoni, come con la Juventus dov’è stato ribaltato il risultato e l’Inter. Ma la ripresa di Bologna-Napoli naturalmente è orribile, però mi piacerebbe una valutazione ampia, sui 90’. Il risultato tutto sommato è giusto, un tempo a testa." Qui si evidenzia come il Napoli abbia mostrato due facce diverse: una brillante nel primo tempo e una deludente nel secondo, portando a un risultato equo ma frustrante.
Il vero rammarico, secondo Alvino, è non aver chiuso il primo tempo con un vantaggio maggiore, come successo contro Milan e Fiorentina: "Il vero peccato è stato di non aver chiuso il primo tempo con almeno due gol di vantaggio, cosa che è accaduta con Milan e Fiorentina, dove c’è stata la sofferenza finale, ma alla fine il Napoli ha vinto." Questo commento sottolinea come la mancanza di cinismo sotto porta possa costare caro.
Alvino ha poi riflettuto sulla tattica del Napoli: "Io penso che il Napoli scientemente scelga di aspettare gli avversari." Questa frase suggerisce una strategia consapevole, forse troppo passiva, da parte della squadra partenopea.
Guardando avanti, Alvino ha ricordato che il destino del Napoli è ancora da scrivere: "La storia di questo stagione non è ancora stata scritta, mancano sette partite, giocherà contro delle squadre che non sono Milan, Inter e Bologna." Qui si apre uno spiraglio di speranza per i tifosi, con partite che potrebbero riservare sorprese positive.
Infine, Alvino ha confrontato la situazione dell’Inter, sottolineando come anche loro abbiano avuto difficoltà: "Io sono curioso di vedere l’Inter andare a giocare al Dall’Ara con la corsa Champions nel vivo. Aggiungo che l’Inter si è messa lì in difesa contro il Bayern Monaco, non ha messo il naso fuori dall’area di rigore. Ha subito il gol del pareggio e poteva anche subire il secondo gol." Questo paragone serve a ricordare che anche le grandi squadre possono vacillare.
Concludendo, Alvino ha parlato delle prossime sfide, in particolare contro l’Empoli: "Conte dà a Raspadori un ruolo diverso, poi a Bologna di fatto lo mette sulla fascia. Faccio fatica a credere che possa rivoluzionare la formazione nelle ultime partite. La questione è che il Napoli deve vincere ancor prima di scendere in campo contro l’Empoli. C’è un divario tecnico enorme, motivazioni straordinarie da parte del Napoli." Qui si evidenzia l’urgenza e la pressione sul Napoli di vincere, nonostante le difficoltà.
Infine, Alvino ha chiuso con una riflessione sul merito del Napoli: "Tutte le squadre di calcio oggi hanno giocato alle 12:30 e sono andate in difficoltà, tranne l’Inter che non ci ha mai giocato. Il Napoli è lì per meriti propri e non per demerito altrui, è un concetto che dev’essere chiaro." Questo commento finale serve a ricordare ai tifosi che la posizione del Napoli in classifica è frutto del loro lavoro, non degli errori altrui.
Con queste parole, Carlo Alvino ha dipinto un quadro complesso ma realistico della situazione del Napoli, lasciando ai tifosi un mix di preoccupazione e speranza per le ultime decisive battute del torneo.