Sconfitta salutare per il Napoli: una lezione da Arezzo che fa bene
La sconfitta contro l’Arezzo non è un disastro, ma una sveglia brutale per una squadra che rischia di montarsi la testa troppo presto. È un promemoria schietto che il calcio non perdona i presuntuosi, soprattutto in precampionato. #Napoli #Calcio #Precampionato
In una trasmissione dedicata, un’analisi cruda ha evidenziato come questa battuta d’arresto serva a riportare tutti con i piedi per terra. “Mai sconfitta fu più salutare, perché ci dà l’esatta misura di quanto sia importante il lavoro che il Napoli deve ancora effettuare. È un piccolo segnale che fa capire all’ambiente che bisogna tenere i piedi piantati per terra. Una sconfitta che non serve a nulla, ma può essere salutare per tutto l’ambiente che si lascia andare a voli pindarici. Il Napoli nel primo tempo ha sfiorato il gol almeno un paio di volte con De Bruyne con la prima conclusione vicinissima al sette, la seconda conclusione è andata alta sopra la traversa. Poi c’è stato un intervento assolutamente fuori tempo e punibile di Lang che ha permesso all’Arezzo di avere un rigore. La considerazione giusta è che è tornato indietro in fase difensiva. Io preferisco perdere con l’Arezzo, piuttosto che vincere 10-0 contro una squadra di dilettanti e coprire le defaillance.”
La squadra partenopea si prepara a essere versatile e imprevedibile, con un approccio che non lascia spazio a mezze misure. “Il Napoli inizierà il campionato da campione d’Italia e sarà una squadra camaleontica, capace di cambiare pelle. L’anno scorso è accaduto per necessità, quest’anno accadrà per volontà di Conte. È il momento di studiare e assumersi dei rischi. Bisogna farlo ora, durante il precampionato, non si può pensare di arrivare a partite ufficiali,peri role che valgono, perché oggi se qualcuno dice che iniziamo male la stagione è qualcuno che narra in maniera tossica. La stagione del Napoli inizia il 23 agosto e non oggi.”
Tra le note positive, emergono prestazioni individuali che meritano un’occhiata critica ma onesta. “Le due occasioni del primo tempo le crea proprio Kevin De Bruyne, oltre a quella di Lucca. Se qualcuno si permette di criticarlo bisogna chiamare tutti i 100 dal 112 dovete chiamarli tutti pure il manicomio. Bucchi ha fatto delle considerazioni importanti, più che sulle qualità da calciatore, soprattutto la personalità, la grandezza dei campioni di essere anche campioni di modestia.” Si discute anche dei progressi fisici e delle ambizioni per la rosa.
Altri elementi da non sottovalutare riguardano l’adattamento e le scelte tattiche. “Bisognerebbe continuare a ribadire un concetto, quello della difficoltà dei giocatori fisici di entrare in forma. Mi è piaciuto Marianucci, molto bene nonostante un fisico imponente. Anguissa è uno di quelli sul quale punta fortemente Antonio Conte. Si giocherà la maglia da titolare con un alter ego che non hanno ancora individuato. Miretti può crescere e rientrare nel lotto di quei giocatori che verrebbero poi migliorati da Conte.”
Infine, un occhio al mercato e alle prestazioni dei singoli, con un richiamo alla realtà per chi non brilla. “Sul discorso dei singoli, anch’io ho visto Lucca andare in difficoltà per farsi vedere dai compagni e avrei voluto vedere Lang più coraggioso. Le gambe rispondono maluccio, ma è giusto che sia così. Il Napoli sul mercato ha le idee chiarissime, le opzioni e le intenzioni sono quelle di avere giocatori di pari livello e bravura agli altri”. Questa sconfitta, per quanto amara, potrebbe essere il grimaldello per una stagione solida, se la squadra impara la lezione senza perdere tempo in scuse.