Andreazzoli spara su Pioli vs Conte e il disastro di Spalletti in Nazionale. Che flop per l’Italia! #Calcio #SerieA #FiorentinaNapoli
L’ex allenatore di Empoli e Roma, Aurelio Andreazzoli, non ha risparmiato i suoi commenti taglienti durante una trasmissione radiofonica, parlando di match accesi e allenatori che a volte si perdono nel nulla. Con un tocco di ironia, ha definito Fiorentina-Napoli una gara che stuzzica lo scontro tra due tipi come Pioli e Conte, entrambi con idee di calcio che fanno ridere o gridare al genio, a seconda del giorno.
“Credo che Fiorentina-Napoli sarà una partita interessante, stuzzica lo scontro tra Pioli e Conte. Al di là dei temi tattici sono personaggi che hanno delle belle idee di calcio, che hanno personalità. Contano più le interpretazioni che i calciatori danno delle loro idee piuttosto che i moduli, ed ovviamente quanto gli stessi allenatori riescono ad incidere sulle loro prestazioni.”
Passando a temi più spinosi, Andreazzoli non ha esitato a toccare il nervo scoperto della Nazionale, liquidando con un’alzata di spalle il motivo per cui certi tecnici falliscono miseramente. Ha menzionato come essere CT non sia roba per tutti, con un velo di sarcasmo su chi ci tiene tanto ma poi combina guai.
“Difficile dire perché Spalletti non è riuscito ad incidere in Nazionale. Essere commissari tecnici non è la stessa cosa che essere allenatori, e mi è dispiaciuto di come sia finita perché sapevo lui quanto ci tenesse a quel ruolo. Essere Ct dell’Italia è sempre stata una carica alla quale lui teneva per coronare una carriera già fatta di successi.
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Infine, Andreazzoli ha ricordato con un ghigno un certo spagnolo che ha lasciato il segno, criticando come Roma non abbia capito un talento puro, preferendo lasciarlo andare per pigrizia. È un monito su come il calcio punisca chi non sa tenere stretto il buono.
“Luis Enrique credo che quando lui era a Roma già stava andando in direzione delle sue idee, ma lui all’epoca era giovane ma con grandi qualità morali e tecniche. Non è stato facile per lui nella capitale, ma ricordo benissimo che nel finale finalmente Roma lo aveva capito e avrebbe voluto tenerselo. Ma Luis Enrique fece la scelta migliore da fare in quel momento e decise di ritirarsi ad un anno sabatico rinunciando ad un contratto importante”.
In conclusione, le parole di Andreazzoli ricordano che nel calcio, tra idee brillanti e fallimenti epici, è sempre l’umana imperfezione a decidere le sorti.

