L’ex agente di Cavani ha parlato dell’Europeo e della scelta di De Laurentiis di affidare la panchina a Conte. Claudio Anellucci, esperto del settore, ha condiviso le sue opinioni durante un’intervista a 1 Station Radio, discutendo l’impatto che l’Europeo può avere sulle valutazioni dei giocatori.
L’impatto temporaneo dell’Europeo
Anellucci ha sottolineato che eventi come l’Europeo sono spesso fuorvianti in termini di valutazione dei calciatori: "Queste manifestazioni sono fuorvianti, perché troppo veloci e se un calciatore incappa in due giornate sfortunate la sua valutazione crolla. Non può e non deve essere un termometro per il mercato, i calciatori si valutano su periodi ben più lunghi. Se dovessimo giudicare gli azzurri visti ieri, sarebbero tutti dei brocchi, ma queste valutazioni non vanno fatte perché non in linea col reale valore."
Secondo l’ex agente, il calciomercato estivo dovrebbe basarsi su valutazioni fatte con attenzione, cominciando già a gennaio o massimo febbraio dello stesso anno. Questo per evitare che prestazioni occasionali o sfortunate durante l’Europeo possano influenzare eccessivamente il valore di un giocatore.
L’Europeo come spettacolo
Anellucci ha inoltre aggiunto che, sebbene l’Europeo sia senza dubbio una competizione entusiasmante da vedere, non dovrebbe essere preso come un indicatore affidabile per il valore dei calciatori: "L’Europeo è una competizione divertente e spettacolare da vedere, ma non dovrebbe incidere sul valore dei calciatori."
In conclusione, Anellucci auspica che le valutazioni dei giocatori siano fatte con maggiore ponderazione e non influenzate da tornei internazionali che, pur essendo spettacolari, non offrono una visione completa e accurata delle capacità e del valore di un calciatore.
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