Vittorio Sgarbi: Il Caso di Imane Khelif e Angela Carini alle Olimpiadi di Parigi
Il noto politico e critico d’arte, Vittorio Sgarbi, ha commentato un evento che ha suscitato ampie polemiche durante le Olimpiadi di Parigi. Imane Khelif, pugile algerina, è al centro di un controverso caso a causa dei suoi elevati livelli di testosterone nel sangue. L’atleta ha incontrato l’italiana Angela Carini sul ring dell’Arena Paris Nord nella categoria pesi welter, ma il match, valido per la categoria 66 kg, è durato solo 45 secondi. Infatti, l’azzurra si è ritirata nel corso del primo round, consentendo alla Khelif di avanzare ai quarti di finale.
La Denuncia di Angela Carini
Vittorio Sgarbi ha dichiarato: “Ciò che è avvenuto appare una prepotenza di valutazioni formali sulla realtà della vita. Non ha perso l’incontro, ha solamente percepito la sproporzione fra realtà e le regole. Il ritiro della Carini è una vera e propria denuncia contro una prepotenza legittimata. La Carini, non sulla carta, ma sul campo, è stata vittima di bullismo, lo ha avvertito e lo ha denunciato. La maschera femminile nascondeva un maschio. Ed è ora evidente a tutti.”
L’Atto di Denuncia di Angela Carini
Secondo Sgarbi, la decisione di Angela Carini di ritirarsi dal match non deve essere vista come una semplice sconfitta sportiva. “Un campione, e Angela lo è, non si ritira senza combattere. Ha riconosciuto e manifestato l’emergenza. Sarebbe stato orribile vederla abbattere. Sotto i guanti dell’avversario, che non ha vinto, c’era l’arma”, ha aggiunto Sgarbi, indicando che il gesto della Carini serve come una forte denuncia contro ciò che ritiene essere una situazione di prepotenza legittimata.
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