Arezzo fa lo sgambetto al Napoli in amichevole: Bucchi si gode la vittoria contro i “Campioni d’Italia”
L’allenatore dell’Arezzo, Cristian Bucchi, ha parlato a “Sì Cafè” su Sportitalia dopo la sorprendente vittoria per 2-0 contro il Napoli in amichevole. Con un tono di schietta soddisfazione, Bucchi non si è risparmiato nel sottolineare il divario di preparazione tra le due squadre, definendo la gara come “calcio di luglio” e ammettendo che il Napoli era più indietro rispetto all’Arezzo.
“Battere il Napoli una grande soddisfazione. Non è nemmeno calcio di agosto, è calcio di luglio: loro più indietro rispetto a noi, abbiamo fatto una partita di attesa contro una squadra di grandissima qualità. Vincere fa sempre piacere soprattutto contro i Campioni d’Italia: una cosa che l’Arezzo ricorderà per anni.”
Bucchi ha poi raccontato i momenti prima e dopo la partita, con un saluto cordiale all’allenatore avversario. Ha condiviso aneddoti su come il mestiere di allenatore non sia tutto rose e fiori, ma la chiacchierata è rimasta leggera, concentrandosi sull’aspetto amichevole dell’incontro.
“Con Antonio ci siamo salutati prima della partita. Gli ho fatti i complimenti per la scorsa stagione e l’in bocca al lupo per la prossima. Ci siamo detti scherzosamente: quando degli amici mi dicono che vogliono fare gli allenatori dico sempre ‘No. Ti prego. Fermati in tempo. Perché è un mestiere dove i pensieri e le pressioni, le amarezze e le delusioni purtroppo sono più presenti delle gioie e delle vittorie. Ci siamo salutati cordiamente alla fine e ho ringraziato il Calcio Napoli per l’opportunità per questa amichevole ed è finita così in maniera molto serena e tranquilla perché credo e ripeto che il calcio di luglio va preso per quello che è. Amichevole piacevole che ha dato a entrambe le squadre tanti spunti su cui lavorare”.
Infine, Bucchi ha espresso le sue impressioni sul Napoli, focalizzandosi su un giocatore che ha attirato la sua attenzione fin dal riscaldamento. Ha descritto come questo elemento abbia generato un rispetto quasi reverenziale tra i compagni, sottolineandone il potenziale per elevare la squadra a livello europeo.
“Chi del Napoli mi ha colpito? Mi ha impressionato De Bruyne. Anche se ovviamente non è stato brillante, come era immaginabile, ma mi ha colpito fin dal riscaldamento il senso proprio di rispetto che avevano i suoi compagni. Sai quando vedi che c’è il top player assoluto e tutti avevano quasi timore di nel passargli la palla, nel chiamarlo, nel dirgli le cose. Quindi credo che sia davvero un giocatore che possa far fare un ulteriore salto di qualità ad una squadra già forte. Con lui credo che diventerà competitiva anche in Europa, dove il Napoli ha già fatto cose positive, ma con lui probabilmente proverà a fare qualcosa di grande.”
Questa amichevole estiva, pur essendo solo un test, ha offerto spunti interessanti e dimostrato come, anche a luglio, il calcio possa riservare sorprese che fanno parlare per mesi.