Napoli potenzia lo stadio Maradona: vibrazioni al tappeto e più posti per i tifosi scatenati
Che cavolo, Napoli non si ferma: l’assessore Cosenza annuncia il ritorno del terzo anello allo stadio Maradona, eliminando quelle fastidiose vibrazioni che hanno rovinato la festa per anni. Finalmente, un piano che suona meno come chiacchiere da bar e più come azione vera. #Napoli #StadioMaradona #ForzaNapoli
Edoardo Cosenza, assessore alle infrastrutture, ha svelato i dettagli di un progetto che promette di ridare vita a una parte dello stadio inutilizzata da troppo tempo. Con un tocco di ironia, ammette che il terzo anello era stato chiuso nel 2004 per vibrazioni che disturbavano pure i vicini, ma ora, con le tecniche moderne, si può sistemare senza troppi drammi. "Il piano per riabilitare il terzo anello dello stadio Maradona è nato da un’idea semplice: il terzo anello ha funzionato per 14 anni, dal 1990 al 2004, poi fu chiuso perché c’erano fastidiose vibrazioni trasmesse anche ai palazzi limitrofi. Come ridurre gli effetti delle vibrazioni? Ci sono molte modalità per eliminarli quasi, la struttura è sicura, le vibrazioni rappresentano solo un fastidio. Nel 2025 ci sono tante tecniche per eliminare questi problemi, il sindaco ed io siamo peraltro ingegneri strutturali e sapremmo come fare. Il terzo anello è fatto di 27 parti diverse: i tralicci su cui poggia la copertura sono 28. Si può intervenire lavorando ogni volta su ciascuno dei 27 blocchi in maniera separata. Il progetto può essere fatto senza disturbare l’utilizzazione dello stadio. In una prima fase si potrebbe utilizzare il terzo anello, circa 8mila ma forse anche 10mila posti, per fare eventuali altri lavori e non si perderebbe capienza in un periodo in cui c’è grande richiesta di tagliandi. Servirebbero a fare i lavori senza ridurre i posti, e poi aumenterebbero definitivamente la capienza."
Sul fronte burocratico, Cosenza non si perde in scuse: i lavori sono già nel piano del Comune, e a luglio si discute dei fondi in consiglio. Entro fine anno, il progetto dovrebbe essere pronto, con ipotesi già sul tavolo da aprile. È un po’ come dire: "Muoviamoci, Napoli ha fame di vittorie e di posti in più". "La tempistica tecnica e burocratica? Noi abbiamo fatto già il primo passaggio, inserendo i lavori del terzo anello nel documento unitario di programmazione del Comune. Oggi l’amministrazione può fare questi lavori. Nei prossimi giorni in consiglio comunale discuteremo, nella variazione di bilancio, il finanziamento da stanziare per questi lavori, il che accadrà ad inizio luglio, tra qualche giorno. Poi bisogna progettare i nuovi posti, nel masterplan, che ho presentato lo scorso 30 aprile, ci sono già tutte le ipotesi progettuali, stiamo discutendo già con tecnici di alto livello. Entro la fine di quest’anno avremo il progetto, forse anche prima, e nel progetto ci saranno i tempi. L’eliminazione della pista d’atletica non è in discussione oggi ma può essere programmata. Ci sono vantaggi nel toglierla perché il primo anello, quello inferiore, che gode di una brutta visuale, potrebbe scendere verso il campo partendo dalla fine di quello superiore, insomma sul modello del ‘Maracanà’. Nella parte inferiore senza spalti peraltro si potrebbero sfruttare gli spazi per altre attività, ad esempio per il Museo Maradona. L’ideale, secondo me, sarebbe realizzare una ‘Maradona experience’ – molto più di un semplice museo ma un’esperienza virtuale e immersiva – che attirerebbe tanti turisti da tutto il mondo. Peraltro il patron sa come organizzare queste cose, venendo dal cinema. Non si guadagnano troppi posti perché si perdono i posti sotto il secondo anello. Lo svantaggio è la perdita della pista per chi si allena, ma potrebbe essere spostata altrove per poter usufruire dello stesso servizio. Eventualmente la copertura potrebbe essere estesa al nuovo anello inferiore. Stiamo studiando come estenderla di qualche metro, rifarla richiederebbe un lavoro molto più complicato. Con De Laurentiis il dialogo è continuo e positivo. L’ho incontrato agli inizi di maggio, è sempre informato su quello che stiamo facendo. Il presidente si è anche offerto di realizzare personalmente i lavori al terzo anello ma il Comune ha voluto provvedere in prima persona. Non ci sono screzi e sta funzionando tutto molto bene. Del resto un presidente che ha vinto due scudetti non può essere assolutamente messo in discussione. Come è noto sono molto tifoso del Napoli, mi vanto di essere un vecchio abbonato di Curva B che resiste sempre e vede le partite in quel settore per respirare l’aria di quel tifo lì".
In questa mossa, Napoli non solo guarda al calcio, ma anche a un futuro con più attrazioni, come quella "Maradona experience" che potrebbe far sbavare i turisti. Con un assessore che si vanta di essere un tifoso della vecchia guardia, il progetto suona autentico, senza troppe pose da politico. Intanto, il dialogo con la società resta solido, promettendo uno stadio pronto a ruggire più forte che mai.