Gli audio ascoltati ieri alla trasmissione Open Var in onda su Dazn a proposito delle proteste del Napoli nella gara persa in casa contro l’Inter dimostrano, in questo caso, che vi è un differente metro di giudizio da arbitro ad arbitro.
Se le cose stanno così è necessario applicare il Var a chiamata come come avviene nel tennis e nel volley perchè la situazione sta sfuggendo mano, anzi per la verità è già sfuggita di mano.
Le riflessioni che scaturiscono da fare ascoltando i colloqui tra arbitro, var e Avar e poi il commenti del responsabile del Settore Tecnico Arbitrale sono queste: c’è incompetenza o prepotenza arbitrale, c’è malafede, c’è un disegno per colpire il Napoli che ha dato fastidio ai potenti del calcio con lo scudetto stravinto lo scorso anno? Forse la risposta giusta é si ad ogni domanda.
Ed ecco i colloqui ascoltati ieri sulle discussione azioni di Napoli Inter a cominciare da quella che ha portato al gol di Calhanoglu in Napoli-Inter, nata da un fallo di Lautaro su Lobotka. Nell’occasione l’arbitro Massa, che ha fatto regolarmente giocare, non è stato nemmeno chiamato all’on field review dal VAR Marini.
L’arbitro Massa in presa diretta fa la prima comunicazione dopo il contatto Lautaro-Lobotka: “Gioca, gioca, non c’è nulla”.
Dopo il gol si attiva il controllo VAR (“partiamo dal possibile fallo”), ma Massa ripete subito: “Non c’è niente! Non c’è niente!”, quasi ad imporre con certezza la sua decisione di campo.
Il VAR Marini replica: “Controllo tutto…” e Massa subito ai giocatori del Napoli che protestavano: “Tranquillo, non c’è niente. It was nothing, era ad un metro, tranquillo. Di Lorenzo faccio controllare, ma tranquillo non c’è proprio niente”. Il VAR si consulta con l’AVAR: “Palla, poi c’è uno scontro…” e comunica “fallo assolutamente no”.
E l’arbitro prende più fiducia verso Di Lorenzo: “Mi dicono fallo mai, non è mai fallo, fidati, mai. Vai gol, hai visto male!”.
“Per tutti noi era fallo, per loro mai fallo, perché?” chiede Pardo a Trefoloni in studio: “In 3 hanno la stessa lettura, non c’è neanche il dubbio di una on field review. Alla fine si congiungono alla stessa percezione”.
Oltre al fallo di Lautaro su Lobotka che ha portato al gol di Calhanoglu, l’altro episodio di Napoli-Inter che ha lasciato più di un dubbio dal punto di vista dell’arbitraggio è stato il tocco in area di rigore di Acerbi sul tallone di Osimhen.
A ‘Open Var’ su Dazn è stato ascoltato l’audio in presa diretta e la comunicazione tra il direttore di gara e la sala VAR.
“Niente, niente, gioca!”. Così l’arbitro Davide Massa.
VAR e AVAR: “Allora, guarda questa da dietro. Ricordati anche dell’intensità…” mentre Massa se la prende con Di Lorenzo: “Non in 5 contro, non vengono in 5 contro…”.
Ed il capitano replica: “Li ho mandati via…”.
VAR e AVAR: “Guarda questa… gli tocca il piede dopo secondo me. Protegge, gioca il pallone…” mentre si risente Massa: “Ammonito Elmas per proteste”.
Ancora VAR e AVAR: “Per me è un tocco leggerissimo, guarda anche davanti (telecamera in cui non si vede l’ancata di Acerbi, ndr). Questa poco, ci sono cose dall’altra parte? Sì era quella di là che abbiamo visto. Questa è ultra motion. Per me è nulla. Il check è completato”.
Luca Toni ha commentato l’episodio: “Rigorini? Per me è rigore, si deve prendere una linea. Se si danno i rigorini vanno dati sempre, dipende da chi li dà o no”.
Matteo Trefoloni, responsabile del Settore Tecnico Arbitrale, presente negli studi di Dazn ha così commentato il tocco di Acerbi su Osimhen in Napoli-Inter che non ha portato all’assegnazione del rigore: “Noi da anni abbiamo come linea di rendere un intervento falloso tale, riguarda anche Napoli-Inter per l’episodio precedente. Il metro della gara è quello. L’arbitro è coerente e siamo contenti della scelta fatta. Il rigore deve essere tale”.
Ogni commento a una dichiarazione del genere è superfluo ma per sdrammatizzare ci viene da ricordare un famoso detto popolare napoletano: ” A lavà a cap’ o ciuccio se perd’ l’acqua e ‘o sapone”.
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