Roberto Baggio: Riflessioni Sull’allenatore e il Calcio Moderno
Roberto Baggio è stato uno dei calciatori italiani più grandi di tutti i tempi. Dopo il ritiro dal calcio giocato nel 2004, il Divin Codino è apparso raramente sotto i riflettori. In un’intervista di qualche anno fa, l’ex calciatore di Milan, Juventus e Inter aveva fatto un interessante paragone con i suoi tempi: “In questo calcio sarei più competitivo perché gli attaccanti sono più protetti. Quelli che senza pallone si sentono appagati e felici sono dei falliti? Lasciare il calcio mi ha ridato vita e ossigeno. Stavo soffocando, troppo dolore fisico”.
Il Parere Sincero di Baggio su Arrigo Sacchi
Roberto Baggio non ha risparmiato parole al miele nei confronti di un suo ex allenatore, Arrigo Sacchi. “Sacchi non mi portò agli Europei del 1996 per dimostrare che gli schemi sono più importanti dei giocatori: non è arrivato ai quarti di finale. Non ce l’ho con gli allenatori, ma l’unico con cui mi sono trovato bene è Carletto Mazzone: un uomo libero e realizzato che non si metteva in competizione con i calciatori”.
Un Calcio Più Protettivo per gli Attaccanti Moderni
Baggio ha espresso un pensiero critico sul calcio moderno, sottolineando come oggi gli attaccanti siano maggiormente protetti rispetto ai suoi tempi. La sua dichiarazione “In questo calcio sarei più competitivo” riflette un contesto in cui le regole della protezione fisica dei calciatori sono diventate più rigide, migliorando così le condizioni di gioco per gli attaccanti.
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