Salvatore Bagni, ex giocatore del Napoli e dirigente, è intervenuto oggi a Radio Marte, nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma, per discutere del ko degli azzurri contro la Fiorentina e di corsa Scudetto.
“Ieri allo stadio si era creata l’atmosfera giusta per vincere, ma ancora una volta siamo venuti a mancare nel momento topico – dice -. Potevamo approfittare di un altro passo falso del Milan ma è andata così, adesso andiamo avanti, forse con meno fiducia di quanta c’era ieri prima della partita”.
“La Fiorentina pressava molto, noi abbiamo cercato di sfruttare l’1 contro 1 con Osimhen ma è andata male. Loro in possesso di palla poi ci hanno fatto girare a vuoto, sanno giocare bene a calcio – prosegue -. Le parole di Koulibaly nello spogliatoio? Forse ha avuto il sentore che qualcuno non ci credesse. Ovvio che non è finita, ma se non ci credevi ieri quando ci vuoi credere?”.
“Troppo spesso non abbiamo la cattiveria e la personalità per mangiarci l’avversario – insiste Bagni -. Ieri sembrava fosse la Fiorentina in lotta per lo Scudetto. Oltre alla tecnica e alla tattica ci vuole qualcosa in più per vincere. Non è che possiamo sperare che se andiamo in vantaggio poi diventa tutto bello, oppure che se prendiamo gol o restiamo 0-0 ci si fa friggere la testa”.
“L’Inter con il Verona è entrata bene in campo e ha voluto vincere la partita, ha vinto tutti i duelli e l’ha gestita. Sembra che abbiano ripreso una grande condizione fisica e adesso siamo in svantaggio – spiega l’ex calciatore -. De Laurentiis? L’ho visto ma sono andato via prima, non ho visto neanche il gol di Osimhen. Vedere che sull’1-3 tante persone abbandonavano lo stadio fa tristezza. In macchina ho sentito il gol del 2-3 e ci ho sperato”.
“Mertens? Tra 10 anni continuerà a fare gol su quella stessa palla ricevuta. Gli bastano 10′, qualsiasi squadra lo vorrebbe. E’ come Altafini, lui entra e fa gol, ma non può reggere 90′ a grande continuità – conclude -. Zielinski? Non cerca mai la palla con cattiveria. La differenza non si fa solo con la qualità tecnica, con il tiro, con l’assist, serve continuità all’interno della prestazione”.