martedì, Maggio 6, 2025

Baiano ricorda Maradona e rivela il soprannome che gli diede dopo la sua tripletta indimenticabile

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Nel mondo del calcio, certi nomi pesano come macigni, e pochi sono più imponenti di quello di Diego. L’ex attaccante di Napoli e Fiorentina non fa giri di parole su quegli anni di fuoco, dichiarando senza remore: "Quando arrivai in prima squadra ebbi modo di frequentare Diego più assiduamente". Parole che aprono uno squarcio diretto su un’epoca che sembra oggi lontana anni luce.

Il racconto di chi ha avuto il privilegio di conoscere il campione da vicino è un mix di fascino, rispetto e qualche dettaglio piccante che rivela la personalità complessa del fuoriclasse argentino. Non è solo un ricordo di gloria calcistica, ma anche un’istantanea cruda di chi, lontano dai riflettori, mostrava lati meno noti e spesso controversi.

In un calcio che oggi appare a tratti troppo patinato, l’ombra di Diego emerge come un’eco di sincerità brutale, capace di mettere in ginocchio anche i più scettici. Chi l’ha vissuto sa bene che non si trattava solo di un campione sopraffino, ma di un uomo con tutte le sue contraddizioni, un personaggio che ha cambiato per sempre la storia del pallone e delle mille storie che lo accompagnano.

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