Nel duello per lo scudetto Inter e Napoli, per me, sono alla pari, considerando tutto. Ovvero considerando la forza dell’Inter ma anche il calendario, con i nerazzurri che giocano le quattro partite di Coppa. Così si è espresso l’allenatore Davide Ballardini durante un’intervista. Secondo il tecnico, nonostante il leggero svantaggio in classifica, il Napoli e l’Inter si fronteggiano ad armi pari per la conquista del titolo, tenendo conto sia del potenziale della squadra milanese sia degli impegni extra in Coppa.
Il Napoli invece può pensare solo al campionato e l’Inter. Non vedo tanto vantaggio da parte dell’Inter nonostante i tre punti di distacco. Ballardini sottolinea l’attenzione esclusiva del Napoli al campionato e ritiene che, nonostante i cinque punti di differenza, non vi sia un reale svantaggio per gli azzurri rispetto all’Inter.
La gara di Bologna per il Napoli è molto importante. Insomma per tutto questo se la giocano alla pari ed anzi dispiace che una squadra come il Napoli, con un allenatore così bravo, non sia in lizza per vincere la Coppa Italia. È chiaro, però, che sta facendo un campionato eccezionale. Il 4-3-3 è nel DNA del Napoli, ormai è consolidato con questo modulo, sono tanti anni che gioca così più o meno. Le grandi squadre, eccetto l’Inter, inoltre, si schierano tutte con la difesa a quattro. L’analisi dell’allenatore evidenzia l’importanza strategica della partita contro il Bologna, ma anche un certo rammarico per l’assenza del Napoli dalla competizione della Coppa Italia, lodando al contempo il formidabile percorso in campionato e la fiducia nel modulo 4-3-3 che caratterizza il gioco della squadra partenopea da anni.
Il Napoli mostra certezze in più con questo sistema di gioco, le caratteristiche dei calciatori si esaltano con quel canovaccio tattico. Ogni tanto può fare aggiustamenti, ma le peculiarità dei calciatori quasi ti impongono di metterti con quella disposizione tattica. Non so perché il Napoli accusa cali nella ripresa, succede spesso che è intenso, concentrato e presente nel primo tempo e poi a fine partita qualcosa concede. È chiaro che non può essere per l’intera partita così intenso e comunque la squadra di Conte ha vinto diverse gare di misura, sapendo soffrire. Poi ci sta che in qualche occasione si sia fatto rimontare, penso alle due partite con Lazio e Roma. Ma è del tutto naturale. In quest’ultima riflessione, Ballardini elogia l’efficacia del sistema tattico del Napoli che massimizza il potenziale dei suoi giocatori, ammettendo però il fenomeno dei cali nel secondo tempo e riconoscendo un pattern simile anche nell’Inter di Conte, che ha saputo soffrire e vincere partite di misura nonostante alcune rimonte subite.
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