Marco Ballotta non le manda a dire sul Napoli: rosa top e drammi dei portieri! #Napoli #SerieA #ChampionsLeague
Marco Ballotta, ex portiere di Lazio e Inter, ha condiviso le sue opinioni senza filtri durante un intervento al programma radiofonico “1 Football Club”. In un campionato che sembra meno scontato del solito, l’ex numero uno non esita a indicare il Napoli come favorito, pur con qualche avvertimento per i momenti critici.
“No, non me l’aspetto, perché vedo che le dirette concorrenti si stanno dando da fare e il campionato sembra più equilibrato. Sinceramente, però, il Napoli ha qualcosa in più a livello di rosa rispetto alle altre. Dovrà saper gestire bene gli impegni, soprattutto nei turni infrasettimanali di Champions che possono pesare. Ma non penso che avrà particolari problemi. Lo vedo un po’ più avanti, non dico avvantaggiato, ma sicuramente superiore dal punto di vista della rosa”.
Nonostante qualche critica dall’esterno, Ballotta difende a spada tratta la squadra partenopea, liquidando le lamentele con un’aria da chi la sa lunga. Per lui, la rosa è migliorata nettamente, e chi pensa il contrario è solo invidioso o fuori dal gioco.
“Guarda, se vinci uno Scudetto significa che l’undici titolare è già molto forte. A mio avviso il Napoli ha migliorato la rosa: alcuni giocatori hanno alzato il livello, basti pensare a De Bruyne, altri lo hanno mantenuto, come Beukema e Milinkovic-Savic, ma complessivamente la squadra è cresciuta. Non sono d’accordo con chi dice che l’undici dell’anno scorso fosse più forte di quello di quest’anno. Io vedo un Napoli ancora più competitivo”.
Sul fronte dei portieri, l’ex portiere non risparmia commenti taglienti sull’alternanza tra Alex Meret e Vanja Milinkovic-Savic, definendola una scelta discutibile che potrebbe creare caos.
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“Non lo so con certezza. Si parla di rinvii più lunghi, di gioco con i piedi, ma non è facile capirlo dall’esterno. Milinkovic-Savic è un buon portiere, Meret lo è altrettanto. Il problema di Meret è che da tre-quattro anni deve sempre lottare per il posto, non è mai stato titolare inamovibile nonostante abbia vinto due campionati in tre anni. Questo non lo capisco. Ogni anno gli affiancano un portiere forte. Per carità, è giusto avere due portieri di livello, ma l’alternanza non la vedo positiva. Non è facile da gestire per i portieri stessi, che non sanno mai quando giocano, e nemmeno per la difesa, che ha bisogno di certezze e di un leader dietro con cui costruire intesa. Se hanno trovato l’equilibrio giusto, ben venga, ma per me non è semplice”.
Infine, Ballotta si sofferma sulle strategie di mercato del Napoli, con un’occhiata cinica ai contratti e agli investimenti. Per lui, è tutto una questione di soldi e prestazioni sul campo, senza tanti sentimentalismi.
“Hanno speso tanti soldi e quindi si tutelano con un contratto lungo, è normale: è un capitale che non puoi rischiare di perdere a parametro zero. Il rinnovo biennale di Meret ci può stare, ma il futuro dipenderà sempre dal campo. Non è mai automatico niente: se un’annata va bene, tutto cambia; se va male, si fanno altri ragionamenti. Si giudica sempre sull’ultima stagione e non su quelle precedenti, su tutto il percorso. Per me il contratto quinquennale di Milinkovic-Savic ci sta, serve a tutelarsi per l’investimento fatto. Poi sarà il campo a dire chi merita di giocare”.
In sintesi, Ballotta offre una visione schietta e realistica sul Napoli, sottolineando che in un campionato imprevedibile, la vera forza si vede quando le cose si complicano. Il campo, come sempre, sarà il giudice supremo.