Barcellona sfida le regole UEFA per tornare a casa: Camp Nou pronto per l’assalto! #ChampionsLeague #BarcaOlympiacos #UCL
La UEFA ha finalmente decretato che la partita tra Barcellona e Olympiacos, per la terza giornata della fase a gironi di Champions League, si terrà al nuovissimo Spotify Camp Nou il 21 ottobre. Niente più giochetti con stadi alternativi: i blaugrana riaprono le porte del loro tempio, anche se solo per una notte europea, mentre tre giorni prima potrebbero dover accontentarsi di un match di Liga contro il Girona nello stesso impianto, se i burocrati daranno il via libera.
Ma non è tutto rose e fiori, perché il Comune di Barcellona sembra fiducioso, e il sindaco Jaume Collboni ha già sbottato con le sue solite frasi da politico. “Speriamo che si possano fare gli aggiustamenti necessari e che, dal punto di vista della sicurezza, si possa dare il via libera per una riapertura parziale del Camp Nou. Penso che si possano risolvere i piccoli problemi esistenti”. Juan Jesus su Leao: voto 7, ma la nostra mentalità resta testarda!
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Il vero casino è che la UEFA pretende standard da prima della classe: vuole i lavori allo stadio più avanzati di quelli che bastano per LaLiga, incluse l’apertura del secondo lato per arrivare a 45.000 spettatori invece dei soliti 27.000. Altrimenti, addio sogni di gloria nel catino blaugrana.
Intanto, il Barcellona aspetta con il fiato sospeso un permesso speciale dalla UEFA per non dover saltare tra stadi come un giocoliere, visto che domani giocano a Montjuïc contro il PSG. Non è per fare soldi, dicono, ma per pura necessità – e speriamo che quei signori a Nyon non facciano i difficili, altrimenti è un altro round di burocrazia all’italiana, o meglio, all’europea. L’unica certezza è che senza l’okay ufficiale, il Camp Nou resta un miraggio.