Marino Bartoletti, giornalista, ha parlato dei Mondiali di Qatar 2022 ai microfoni dell’Adnkronos.
“La squadra favorita non può non essere quella che ha Mbappé, ma spero in una finale Argentina-Portogallo – dice Bartoletti -. L’Argentina è una delle favorite e il Portogallo è la prima delle outsider. Così tra Messi e Ronaldo ci toglieremo il pensiero di sapere chi è stato veramente il più grande”.
“Previo il disgusto per il luogo nel quale siamo capitati, io, dopo essermi decisamente arrabbiato per la svendita che il calcio ha fatto di se stesso, penso anche che indignarsi adesso, all’alba del novembre 2022 quando questa cosa è nota semplicemente da 12 anni mi sembra al limite dell’ipocrisia”, dice il giornalista sportivo.
Adesso, dunque, “cerchiamo adesso comunque di esportare dei valori sani – scandisce Bartoletti – che a questo punto sono fatti dei piccoli grandi messaggi che siano un’amplificazione nel mondo delle criticità, chiamiamole così con eleganza, del luogo che ci ospita”.
Su Leo Messi e la sua brillantissima prestazione in Argentina-Messico, analizza: “La grande discriminante tra lui e Maradona era quella che Diego ha fatto vincere squadre che non avrebbero vinto mai. Ecco, con il gol dell’altra sera in Argentina-Messico, Messi si è ‘maradonizzato'”, conclude.
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