Il Napoli esige garanzie da un Galatasaray che spende come se piovesse: costi esagerati per Osimhen #Napoli #Galatasaray #CalcioMercato
Nel mondo del calcio, dove i club turchi non si fanno scrupoli a buttare soldi dalla finestra, il Napoli sta giocando d’astuzia per non finire nei guai. La squadra partenopea pretende una fideiussione solida per la cessione di Osimhen, e secondo gli esperti, è una mossa più che giustificata.
“La fideiussione che il Napoli chiede al Galatasaray è legittima e corretta, anche perché in Turchia i club spesso spendono più di quanto possono. In senso stretto, oltre che essere una garanzia, la fideiussione – ha detto il giornalista del Sole 24 ore Marco Bellinazzo a Radio Marte nel corso di ‘Forza Napoli Sempre’ – prevede un costo, e tale costo non è banale perché è proporzionale sia alla cifra da garantire che alla solidità economica del soggetto che la chiede. Se consideriamo un investimento da 75 milioni, parliamo di 3-4 milioni di costi di fideiussione.
Il Napoli, cedendo ora Osimhen, iscriverebbe al bilancio del 2025 una plusvalenza netta, ma se vuole la certezza di ottenere per intero questi soldi, allora ha bisogno di garanzie di istituti bancari. Il Napoli invece non ha bisogno di prestiti o altri tipi di copertura per pagare i suoi acquisti, ma una mancata cessione di Osimhen comporterebbe l’onere di versare al giocatore il suo stipendio che, fino, a giugno a carico del Galatasaray. E’ un ingaggio importante: di 1-2 milioni di euro mensili che il Napoli dovrebbe riconoscere all’attaccante. La lettera di credito della quale si è parlato, è un’altra garanzia per la cessione del nigeriano”.
In sintesi, senza queste garanzie, il Napoli rischia di ritrovarsi con un buco nei conti, mentre i turchi continuano a fare i furbetti con le finanze. È un gioco sporco, ma nel calcio di oggi, chi non si copre le spalle finisce per pentirsene.