#BeukemaRuggisce: Il difenso
re del Napoli parla dopo la sudata vittoria in Champions contro lo Sporting, ammettendo fatica e tattiche agguerrite #ChampionsLeague #NapoliVince #CalcioVero
Sam Beukema, il roccioso difensore del Napoli, non ha certo edulcorato la pillola dopo la vittoria in Champions League contro lo Sporting Lisbona. In mixed zone, ha affrontato a muso duro l’argomento della sofferenza nel finale, con un tocco di realismo che fa bene al calcio: “Sofferenza nel finale? Questo lo sapevamo, perché loro hanno tante qualità e continuavano anche fino alla fine, sono una squadra che vuole giocare. Questo lo sapevamo e abbiamo lottato fino in fondo. Forse non è stato il modo più bello di giocare nel finale, però è più importante che abbiamo vinto”.
Parlando di tattica, Beukema non ha risparmiato critiche al modo in cui gli avversari hanno imposto il loro gioco, evidenziando le difficoltà senza giri di parole. La pressione alta e la qualità nel palleggio dello Sporting hanno messo alla prova la difesa napoletana, ma lui ha ribattuto con orgoglio: “Penso che loro avevano una idea chiara di come pressarci, e poi con la palla hanno tanta qualità, la muovono tanto e vogliono anche rischiare qualche palla. E questo in qualche momento è stato un po’ difficile per noi, però alla fine abbiamo dimostrato che possiamo difendere molto bene sia in un blocco basso che in un blocco alto”.
L’emozione del momento non è passata inosservata, con Beukema che ha descritto l’urlo “Champions” e la sua prima al Maradona come qualcosa di visceralmente autentico, senza filtri politically correct. Per un giocatore, è roba che scalda il sangue: “È stato molto molto bello. Io lo stavo immaginando già prima della partita questo urlo, perché ovviamente ne avevo già sentito parlare prima. Alla fine in realtà è stato ancora più bello, quindi ho provato tante emozioni che sono importanti per noi giocatori”.
Infine, sul suo affiatamento con Juan Jesus e il resto della difesa, Beukema ha mandato un messaggio chiaro: l’unione fa la forza, e non ci sono divi nel pacchetto arretrato. Con un velo di ironia, ha sminuito le preferenze personali in favore del team spirit: “Io mi trovo molto bene. La cosa più importante è che noi dobbiamo essere disponibili per la squadra. Oggi era con Juan, la prossima volta può essere con Marianucci, Rrahmani o Buongiorno… speriamo che tornino presto perché sono importanti per noi. Però noi difendiamo tutti insieme, non solo i difensori”.
In sintesi, la chiacchierata di Beukema svela un Napoli tosto e pragmatico, dove la grinta batte l’estetica e la squadra si adatta senza lamentarsi, confermando che nel calcio d’élite, vincere sporco è sempre meglio che perdere belli.