Ottavio Bianchi non le manda a dire su Pioli, Conte e quel fenomeno di Kean! #FiorentinaNapoli #CalcioModerno #AllenatoriItaliani
Ottavio Bianchi, in una chiacchierata senza fronzoli con Radio Firenzeviola, si è sbottonato sul prossimo scontro tra Fiorentina e Napoli, puntando dritto su due big del nostro calcio come Pioli e Conte. Senza peli sulla lingua, l’ex tecnico ha descritto questi due come i soliti fenomeni che tutti osannano, anche se in realtà sono così diversi che uno sembra l’opposto dell’altro. “Sono sicuramente due tra i migliori allenatori italiani, sono molto diversi tra loro, entrambi sono dei veri professionisti che danno lustro alla categoria. Kean è molto interessante, ha un bel cambio di passo, è un attaccante moderno. Una volta gli attaccanti erano molto forti fisicamente ma un po’ statici. Il calcio di adesso impone che gli attaccanti quando non sono in possesso vadano subito a recuperare. È un giocatore moderno che si adatta alle situazioni sia offensive che di contenimento.
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Non pago, Bianchi ha poi tirato fuori un aneddoto dal suo passato burrascoso alla Fiorentina, con quel cinismo tipico degli allenatori vecchia scuola. Ha ammesso di aver accettato il ruolo solo per fare un favore a certi amici, ma si è pentito in fretta, come se fosse cascato in una trappola. “Ho accettato l’incarico solo per dare una mano a degli amici, mi sono pentito amaramente di aver dato la mia disponibilità, ero lì per dare dei punti di riferimento tecnici, dei suggerimenti, ma con quello che è successo poi non potevo fare più niente, l’impostazione tecnica non c’entrava più niente, era una questione di amministrazione. Io ero un uomo di campo.” Insomma, una storia che fa capire quanto il calcio sia passato da campo a scrivania, e Bianchi non ci sta a fare la parte del burocrate.