Ottavio Bianchi ricorda con tristezza Maradona e sottolinea di non tifare per il Napoli, ma di avere la città nel suo cuore. L’ex allenatore del Napoli, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha toccato diversi argomenti durante l’intervista.
Bianchi, che ha festeggiato il suo ottantesimo compleanno, ricorda con gioia il suo periodo al Napoli: “La squadra più forte in cui ho giocato è stata il Napoli. Avrei potuto vincere lo scudetto già nel 1968, ma siamo arrivati secondi dietro al Milan. Avevamo molti grandi giocatori, da Altafini a Sivori, da Juliano a Zoff, che considero il numero uno in tutti i sensi”.
Riguardo a Maradona, Bianchi esprime tristezza per la sua fine: “Sento ancora il suo preparatore Signorini e anch’io dico che con Diego farei il giro del mondo, con Maradona no”.
Napoli ha un posto speciale nel cuore di Bianchi: “Napoli e i napoletani sono nel mio cuore. Lì ho ancora tanti amici e per me Napoli non è quella dei luoghi comuni. Per me rappresenta una lezione di vita. A Napoli sono stato rispettato da tutti come uomo, prima che come giocatore o allenatore. Napoli è unica, per la cultura, il senso dell’umorismo e la raffinatezza. Sono fortunato ad averla vissuta in due epoche diverse”.
Bianchi commenta anche il presente del Napoli, affermando che è presto per giudicare la squadra e che bisogna aspettare almeno dieci giornate di campionato. Sottolinea che non tifa per nessuna squadra, ma che segue sempre il Napoli con simpatia.
Sull’argomento delle polemiche attorno a Osimhen, Bianchi dichiara di non voler parlare di cose che non conosce, ma aggiunge che il giocatore ha già dimostrato il suo valore e che è importante rispettare i ruoli, lasciando ai giocatori il compito di giocare e agli allenatori quello di allenare.
Sulla scelta di Spalletti di non continuare con il Napoli, Bianchi afferma che probabilmente l’allenatore aveva capito che vincere ancora sarebbe stato più difficile. Gli invia un grosso in bocca al lupo per la sua avventura nella Nazionale italiana e sottolinea l’importanza di dare spazio ai giovani talenti italiani.
Infine, ricorda la partita Napoli-Fiorentina che ha segnato la vittoria dello scudetto, ma sostiene di non fare grandi festeggiamenti per il suo compleanno, limitandosi a una semplice cena con i figli.
Nonostante non sia aggiuntivo rimuovi dal titolo la citazione esatta dell’allenatore, in modo che non sembri che l’articolo sia una sua intervista. Al posto del titolo originale, propongo: “Ottavio Bianchi: il Napoli è nel mio cuore nonostante non tifi per la squadra”