Ottavio Bianchi ha condiviso la sua esperienza a Napoli sia come calciatore che come allenatore, rivelando dettagli interessanti e inaspettati. L’ex allenatore del Napoli ha fatto alcune dichiarazioni durante un’intervista a Delietta Gol su Prima TV e TV Luna, dove ha discusso vari temi legati al futuro del club e alla gestione della squadra.
La scelta del nuovo allenatore
Nel corso dell’intervista, Bianchi ha parlato della complessità nel selezionare un nuovo allenatore per il Napoli. Ha sottolineato che la scelta dipenderà da quali obiettivi si vogliono raggiungere: “Dipende se gli obiettivi da raggiungere sono immediati o seguendo una programmazione, se si lavora con i giovani o con calciatori già pronti. Non è una scelta così semplice”. Bianchi ha fatto notare quanto sia essenziale capire profondamente la situazione interna al club prima di prendere decisioni strategiche.
Analisi della stagione negativa del Napoli
Bianchi ha proseguito parlando della deludente stagione del Napoli dopo aver vinto lo scudetto. Ha affermato: “Per sapere i perché della stagione negativa del Napoli dopo lo scudetto bisogna essere dentro al club. I risultati non si raggiungono improvvisando”. Ha attribuito il successo passato alla qualità della squadra e all’armonia tra i giocatori, sia dal punto di vista tecnico che umano: “Io ho avuto la fortuna di allenare una squadra di bravi ragazzi sul campo e anche sotto l’aspetto del profilo umano, forti e sempre pronti”.
Infine, l’ex allenatore ha discusso del paragone tra Maradona e Kvaratskhelia, giudicandolo inappropriato e dannoso: “Il paragone con Maradona è stato sbagliato e irriguardoso nei confronti di Kvaratskhelia, che l’anno scorso ha fatto benissimo, vuol dire dargli una responsabilità che un giovane non può mai sostenere”. Secondo Bianchi, tali confronti mettono pressione ingiustificata sui giovani talenti, rischiando di compromettere il loro sviluppo e la loro performance.
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale