Nel mondo sportivo partenopeo, il nome di Tommaso Bianchini risuona con forza tra i tifosi. Attualmente alla guida delle strategie di revenue del Napoli, Bianchini ha recentemente rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dando uno sguardo nostalgico alla sua infanzia segnata dalla presenza di un padre d’eccezione: Valerio Bianchini, un rinomato allenatore di basket.
Infanzia tra Video-cassette e Memorie Americane
L’affetto per la figura paterna emerge chiaramente quando Tommaso ricorda: "Tommaso, da bambino voleva più bene al papà o alla mamma? Lui non c’era mai e quando stava in casa lo trovavi nel suo studio a divorare le video-cassette di basket americano". Nonostante queste apparenti assenze, Tommaso descrive la loro relazione con profondità e sentimento, sottolineando: "Macché: io la presenza l’ho sempre avvertita, ci mancherebbe."
Regali dai Sogni e Cene con le Leggende
Ogni ritorno del padre dagli Stati Uniti rappresentava un momento di magia per il giovane Tommaso. "Quando tornava dagli States, aprivi le valigie e si spalancava un mondo: cappellini dei Lakers, scarpette. Era Babbo Natale che arrivava d’estate." Un aneddoto in particolare colpisce l’immaginazione di molti: "Ci portava a cena con Kobe Bryant. A Chicago. Andammo in America per delle lezioni-conferenze che papà tenne da quelle parti. E la sera mi ritrovai a mangiare con uno dei miei idoli."
Tommaso Bianchini oggi riesce a fondere queste esperienze d’infanzia con la realtà quotidiana al Napoli, portando con sé un bagaglio di passione e ricordi unici, che continuano a ispirarlo nel mondo dello sport.