Trattative roventi nel calciomercato: Napoli e Inter a caccia di talenti, ma i prezzi sono una follia #CalcioMercato #SerieA #Trattative
Il calciomercato estivo sta mostrando il suo lato più caotico, con squadre italiane che inseguono giocatori di valore ma si scontrano con valutazioni esagerate. In particolare, il Napoli ha visto sfumare l’acquisizione di un talento come Ndoye, che è finito in Premier League per una cifra di 40 milioni più bonus. Secondo un’analisi, “Il Napoli ha perso Ndoye, finito in Premier per 40 cucuzze + bonus. Qui siamo alle valutazioni soggettive, secondo il qui presente il ragazzo è forte, molto forte, ma non così tanto da valere 50 milioni di sesterzi. Accontentare il proprio tecnico è una missione che De Laurentiis sta portando avanti molto bene, ma è giusto anche non andare oltre la logica (e se per caso al suo posto arriva Chiesa… il Napoli rischia un altro colpaccio)”. Questa situazione evidenzia come le ambizioni di una squadra possano scontrarsi con il buonsenso economico, specialmente quando si tratta di non svuotare le casse per un giocatore che, per quanto bravo, non è poi così irrinunciabile.
Sul fronte opposto, l’Inter è impegnata in una negoziazione serrata per Ademola Lookman, con l’obiettivo di strappare un accordo dall’Atalanta. Le offerte non sono mancate: l’ultima è arrivata a 42 milioni fissi più 3 di bonus, potenzialmente superando di 5 milioni la precedente proposta. Tuttavia, l’Atalanta non cede e insiste su una valutazione più alta. “L’Inter cerca la chiave per Lookman, ben lo sapete. Ieri è arrivata la seconda offerta ufficiale all’Atalanta: 42 milioni di parte fissa + 3 di bonus. Potenzialmente 5 milioni in più rispetto alla prima. L’Atalanta ha legittimamente detto “ciccia” e mantiene il punto: ne vuole 50. E quindi? E quindi nulla, Marotta ritiene che la cifra sia congrua rispetto a quanto detto dagli agenti che, a loro volta, si fanno forti della presunta promessa bergamasca fatta un anno fa (attaccante libero di andare per una cifra vicina ai 40 milioni). Ma, nel frattempo, le cose son cambiate: è partito Retegui e 40 cucuzze non bastano più. Neanche 45. Tocca attendere che le diplomazie facciano il loro dovere, ma con una certa solerzia. “Non andremo oltre 2 o 3 giorni” ha detto un paio di giorni fa Marotta e intende rispettare le consegne (non si va oltre il fine settimana). E se si rivolta il tavolo? Ausilio cercherà altri profili che non avranno mai l’impatto di quello che è l’unico e solo Piano A (Ademola) ma nemmeno le fattezze di Nico, alternativa sbandierata in questi giorni ma fino a ieri mai presa in considerazione”. In questo tira e molla, l’Inter rischia di perdere tempo prezioso, e se la trattativa salta, le alternative sembrano più una pezza che una vera soluzione, lasciando i tifosi a chiedersi se non sia solo un altro esempio di chiacchiere da mercato che non portano da nessuna parte. La stagione si avvicina, e queste dinamiche ricordano quanto il calcio professionale sia un mix di astuzie e follie finanziarie.