Antonio Conte non è un pirla: sa come gestire il mercato e far infuriare tutti #ConteMaster #NapoliCalcio #MercatoStrategico
Antonio Conte è un maestro nel gioco delle parole, un allenatore che sa esattamente come far saltare i nervi agli avversari senza troppi fronzoli. Non è il tipo che si perde in chiacchiere inutili; anzi, le sue dichiarazioni sul mercato del Napoli sono un colpo basso che lascia tutti a bocca aperta. Con un tocco di cinismo, evidenzia le debolezze senza peli sulla lingua, trasformando ogni intervista in una mossa tattica.
Lui non si accontenta di riempire la rosa: “Abbiamo fatto un mercato riempiendo una rosa che non esisteva, che sia importante è tutto da dimostrare. Per noi sarà l’anno più complesso in assoluto: le altre hanno rose strutturate, noi no. Il mercato è importante a livello numerico, poi se spendi 150 milioni vuol dire che hai speso per 9 giocatori 15-20 milioni. I calciatori importanti sono altri, da 50-60 milioni. Hojlund è un ragazzo di 22 anni che allo United non giocava, questa è la realtà dei fatti”. Queste parole non sono un grido al cielo, ma una strategia affilata, dove Conte mette in chiaro che non tutti i soldi spesi equivalgono a veri rinforzi.
Alla fin dei conti, è proprio questo approccio spigoloso che rende Conte un vincente: sa distribuire le pressioni come un pro, lasciando che gli altri si incazzino mentre lui resta calmo e gongolante. Non è improvvisazione, è puro calcolo, e alla fine, chi lo sfida spesso finisce per mordersi la lingua. Un reminder brutale che nel calcio, come nella vita, non c’è spazio per i deboli.