Difesa accesa contro le critiche a Barella: è solo invidia o ignoranza? #Barella #Nazionale #Calcio
In un editoriale recente, si prende posizione per difendere Niccolò Barella dalle critiche arrivate dopo le sue prestazioni in nazionale, specialmente in seguito alla partita contro Israele. Queste opinioni, spesso superficiali, emergono durante le pause per le nazionali, quando il calcio di club è ancora in attesa e tutto sembra noioso.
“Altre cose piuttosto superficiali, ché qui siamo in regime di Pausa per la Nazionale, laddove le Nazionali sono già tornate in naftalina ma ancora bisogna attendere il rendez-vous del campionato. Che noia, che barba (perdonami amico Stefano, in questo caso Borghi). Volevo dire una cosa su Nicolò Barella, consentitemelo. All’indomani del faticosissimo 4-5 con Israele son fioccate legittime critiche su questo e quel giocatore azzurro e anche su Nicolò Barella. Le critiche hanno diritto di cittadinanza, perché costoro, gli azzurri, hanno giocato alla bersagliera come solo nei migliori oratori, ma fa tristezza dover leggere commenti vergati da pensatori assortiti (alcuni anche dotati di pensiero!) che scrivono cose come “Barella si è imborghesito” e “gioca con supponenza” e “forse è stato sopravvalutato”. Marelli elogia Doveri: “Nessun rosso per Bisseck in Verona-Inter, ecco la regola”. Come laziale, almeno stavolta ci han visto giusto!
Ambrosini: “Napoli resiste alla grande”. Stramaccioni: “Conte in crisi, senza Lukaku è spacciato”.
Svilar della Roma sfida il Napoli per lo Scudetto? Da un laziale, una risposta schietta: fatevi una risata!
Allegri: “Roma è un mortorio, il Milan si esalta nei casini e vince facile. Che favola!”
Questo intervento sottolinea come le critiche a Barella siano spesso esagerate e basate su malintesi, con un tono che non lesina sarcasmo verso chi le formula senza basi solide. In fondo, nel mondo del calcio, dove l’energia e il impegno contano più di ogni chiacchiera, difendere un giocatore come Barella significa riconoscere il vero valore sul campo.

