#InterNapoli #Biasin #Calcio — Biasin smuove il pronostico e accende la retorica: tra dichiarazioni di facciata, mercato giovani e qualche pernacchia di troppo, il duello scudetto è più narrato che scontato.
Intervenendo nel corso di Pressing su Italia 1, il giornalista vicino alle vicende dell’Inter Fabrizio Biasin ha parlato anche del Napoli: “Inter-Napoli? Ho detto Milan l’altro ieri nel gioco dei pronostici. Prima di dire duello Inter e Napoli aspetterei. Poi le dinamiche dialettiche non mi sorprendono, così come Oriali che dica che l’Inter è favorita non mi sorprende perché è allievo massimo di Conte che della dialettica ha fatto uno dei suoi punti di forza. Conte l’anno scorso diceva partiamo da -20, le altre sono favorite, ora non lo dice quest’anno mentre in casa Inter si è sempre tenuti a dire che siamo i favoriti. E’ una costante, va bene così. Poi se l’Inter non riesce a vincere giù pernacchie, va così. La domanda è semplice: Oriali e Conte secondo voi sarebbero felici di arrivare secondi? Per me no, non credo.”
Biasin non risparmia osservazioni sulla macchina comunicativa nerazzurra: per lui la dialettica interna e le dichiarazioni di parte sono parte del gioco e servono a tenere alta la pressione su chi è chiamato a ottenere risultati concreti.
Sul fronte mercato, Biasin traccia un quadro fatto di fisiologiche mosse tecniche e di investimenti sul futuro: “Mercato Inter? Sono arrivati 5 giocatori giovani, per abbassare l’età media, la sensazione è che possa arrivare un difensore ma dipende anche dalle uscite se esce Pavard ma non credo andrà via. E forse qualcosa lì davanti per dare imprevedibilità, ma tutti siamo legati al finale di stagione che ha demoralizzato l’ambiente, il 5-0, lo scudetto perso per un punto e sembra tutto da buttare ma hai mantenuto tutti i più forti. Qualcuno dice che dovevano andare via, ma sono forti, la squadra è forte ed ha messo 5 giovani che migliorano le seconde linee. Poi non so se è forte come il Napoli, ma parte per lo Scudetto”.
Il giudizio complessivo è pragmatico: giovani inseriti per rinfrescare la rosa, qualche dubbio sulle uscite e la consueta narrazione delle favorite che rimane un elemento centrale. L’eco delle parole lascia sul tavolo più domande che risposte, mentre la stagione si avvicina e la realtà del campo dovrà confermare — o smentire — le ambizioni annunciate.