Bigon rievoca il Napoli del secondo scudetto: Maradona il più grande, polemiche e vittorie indimenticabili! #Napoli #Scudetto #CalcioLeggenda
Alberto Bigon, l’allenatore che guidò il Napoli al secondo scudetto, ha condiviso i suoi ricordi in una lunga intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Parlando della sua avventura in azzurro, Bigon ha evidenziato il mix di talento e turbolenze che ha caratterizzato quella squadra.
“Quel Napoli era uno squadrone e Maradona il migliore al mondo. Quando veniva all’allenamento era eccezionale. Il problema era solo quando, nel periodo iniziale agli allenamenti non si faceva vedere. Eppure anche quello è stato, con il suo finale polemico e travolgente, un anno felice. Quello dopo no, quello è stato tragico. Ferrara portava in campo la sua giovane saggezza e la sua grande tranquillità, un giocatore esemplare. La fascia l’aveva Maradona, ma il vero capitano dello scudetto era Ciro.”
Bigon non ha evitato di affrontare le controversie legate a quel titolo, ribattendo con ironia alle critiche. Ha insistito sul fatto che il successo fosse meritato, nonostante le chiacchiere da bar che ancora rimbombano.
“Scudetto avvelenato dalle polemiche? L’avremmo vinto lo stesso, con un punto di vantaggio, anche senza la vittoria a tavolino di Bergamo contro l’Atalanta, visto poi come è andata a Verona per il Milan. Non abbiamo rubato niente. La monetine su Alemao? Allora c’erano delle regole che potevamo non condividere, ma c’erano e dovevamo rispettarle. Napoli occupa un posto particolare nel mio cuore. Certo, perché ho allenato e vinto e vissuto bene, ma anche per mio figlio Riccardo che ci ha lavorato come direttore sportivo, ingaggiando giocatori importanti come Cavani, Reina, Callejon, Koulibaly, Albiol, Jorginho e Ghoulam. Fino a Higuain”.
In conclusione, Bigon ha ribadito come Napoli rimanga un capitolo indelebile nella sua carriera, un mix di trionfi sul campo e legami familiari che continuano a risuonare nella storia del calcio.