martedì, Maggio 13, 2025

Boban senza freni contro un dirigente: Non dovrebbe stare nel calcio, gli ho detto quattro verità in faccia

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Zvonimir Boban, l’ex fantasista croato e oggi dirigente, ha rivelato un episodio mai raccontato che ha segnato il suo rapporto con la dirigenza rossonera. Un racconto che getta luce sui meccanismi interni al Milan, una società che spesso nasconde più di quanto mostra sui campi di gioco.

Boban ha infatti ammesso che il suo ingresso nel progetto dirigenziale del Milan “aveva l’obiettivo di contribuire a costruire qualcosa di importante, ma non sempre i tempi e le ambizioni sono allineati”. La sua collaborazione con Paolo Maldini, tra i simboli assoluti del club, si è rivelata cruciale ma non priva di difficoltà.

In un passaggio davvero interessante della sua intervista, Boban sottolinea come “la pressione all’interno di un club come il Milan sia talvolta soffocante, ma è anche il motore che ti spinge a non mollare”. Una verità scomoda per chi vede solo i trofei e i successi senza capire quanto lavoro e frizioni si nascondano dietro le quinte.

Non sono mancate le frecciate rivolte alle dinamiche interne: "Un grande progetto può naufragare se le persone coinvolte non remano nella stessa direzione", un ammonimento che vale anche per molte altre società calcistiche.

Boban non si tira indietro nemmeno quando parla di ciò che ha imparato dall’esperienza milanista: “Mi sono reso conto che, al di là del talento, servono pazienza e coerenza per portare avanti certe idee. Non è uno sport per deboli di cuore”.

La sua testimonianza aggiunge un tassello fondamentale per capire anche i dietro le quinte del calcio italiano, dove uomini di campo diventano uomini di potere, e dove ogni scelta può fare la differenza tra un trionfo e un flop totale.

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