Massimo Boldi, noto comico italiano, ha recentemente svelato alcuni aneddoti interessanti riguardo al “Derby”, celebre tempio del cabaret milanese. In un’intervista rilasciata a Repubblica, ha confermato la veridicità di molte storie che circolano su questo luogo e ha espresso la sua ammirazione per il clima creativo e frizzante che caratterizzava il locale. La sua esperienza al “Derby” ha segnato profondamente i suoi esordi nel mondo dello spettacolo, aprendogli le porte a una carriera di successo.
**Gli Inizi al “Derby”**
Massimo Boldi ha ricordato con affetto il momento in cui fece il suo ingresso al “Derby” di Milano, inizialmente come musicista. La sua scarsa conoscenza del cabaret e la sua attività di venditore di brioche lo fecero dubitare su cosa aspettarsi da un luogo così particolare. Tuttavia, la scoperta di un ambiente pieno di eccellenze e talenti come Paolo Villaggio, i Gufi, Cochi e Renato, e Jannacci lo conquistarono e lo ispirarono a intraprendere una nuova strada artistica.
Massimo Boldi ha descritto il “Derby” come un crocevia di creatività e genialità, dove l’incontro con artisti affermati e di talento ha plasmato il suo percorso professionale e lo ha spinto a sperimentare e a crescere in ambito artistico. Le esperienze vissute in questo luogo iconico sono state cruciali per la sua evoluzione come comico e interprete.