La UEFA a un bivio: Israele rischia il bando dalle competizioni per le accuse di genocidio
La UEFA potrebbe presto fare una mossa controversa, decidendo se buttare fuori Israele dalle sue gare, proprio come fatto con la Russia. Questa grana arriva dritta dritta dall’ONU, che ha sbattuto in faccia al mondo le accuse di genocizio a Gaza e ha pressato sia la UEFA che la FIFA per agire in fretta.
Insomma, non è solo chiacchiericcio: la maggior parte dei pezzi grossi nelle federazioni sta spingendo per questa esclusione, seguendo lo stesso copione usato per la Russia dopo l’invasione in Ucraina. Se la UEFA dice “basta”, metterebbe una bella pressione sulla FIFA, che però ha i suoi problemi politici.
Qui entra in gioco il presidente FIFA Gianni Infantino, che va d’accordo come ladri con Donald Trump – e sapete com’è, Trump non ne vuole sapere di una esclusione di Israele, specie con i Mondiali 2026 in arrivo negli USA, insieme a Messico e Canada. Ma se la UEFA chiude la porta, Israele finirebbe fuori dai giochi per qualificarsi al Mondiale, lasciando la patata bollente alla FIFA per evitare casini.
Per chiudere il cerchio, la nazionale israeliana è nel girone di qualificazione con l’Italia, attualmente al terzo posto dietro la Norvegia e gli azzurri. Chissà come si evolverà questa storia, con il pallone che rischia di diventare un campo di battaglia politico.
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