Analisi schietta di Bonanni sul Napoli e la risalita di Vlahovic: sconfitte e scommesse nel calcio che conta #ChampionsLeague #Juve #Napoli
Nel corso della trasmissione Maracanà su TMW Radio, l’ex calciatore e tecnico Massimo Bonanni ha offerto una visione diretta e senza fronzoli sulle recenti vicende del calcio italiano ed europeo. Con un approccio che non risparmia critiche, Bonanni ha analizzato le prestazioni delle squadre in questione, mantenendo un tono pragmatico che rispecchia le realtà del campo.
Parlando della sconfitta del Napoli contro il City, Bonanni ha evidenziato come un episodio chiave abbia alterato l’andamento della gara. “Il rosso ha cambiato il canovaccio tattico, ma a bocce ferme il City era favorito. Ho visto una squadra che comunque fino al primo gol ha retto, anche se nel primo tempo, verso la fine, il City ha avuto un paio di situazioni pericolose. Mi sarebbe piaciuto vedere la partita 11 contro 11 come sarebbe andata a finire. Ma il City ha dimostrato di essere ancora molto forte. Conte l’ha studiata bene, poteva fare qualche ripartenza in più, ma è una squadra forte. E togliere De Bruyne è stata una scelta forte, coraggiosa ma sensata. Conte è uno che guarda il bene della squadra e non del singolo”. Questa disamina sottolinea la superiorità evidente del City, senza giri di parole, e apprezza le mosse tattiche di Conte, pur notando opportunità perse.
Sul fronte degli attaccanti, Bonanni si è soffermato su Vlahovic e il contesto della Champions, esprimendo un giudizio netto su chi merita spazio. “Vlahovic ne sta uscendo alla grande da questa situazione. Tutti pensavano che partisse dietro all’inizio ma, piano piano, sta facendo cambiare idea a tutti. Ogni volta che gioca, fa il suo, fa gol. Cosa che David non riesce a fare. E penso sia giusto ora dargli fiducia. E’ un attaccante forte, la Juve deve sfruttarlo al di là di tutte le polemiche e delle questioni contrattuali. Ad oggi deve giocare lui”. Con questa presa di posizione, Bonanni mette in evidenza il valore di Vlahovic, criticando implicitamente chi non sta performando, e insiste sul fatto che la Juve non può ignorare un talento del genere in mezzo alle controversie.
In conclusione, le osservazioni di Bonanni offrono un quadro realistico e un po’ spigoloso del mondo del calcio, dove le decisioni tattiche e le prestazioni individuali determinano il destino delle squadre, senza spazio per sentimentalismi. anunciando che, nel calcio, è la concretezza a vincere, non le chiacchiere.