Il Napoli si prepara a nuove sfide dopo le dichiarazioni di Zibì Boniek su Juventus e Roma. #Napoli #SerieA #ForzaNapoli
ROMA, 07 APR – "È stato un bel pareggio, ma la partita non mi ha entusiasmato. Nel calcio di oggi tutti giocano in maniera uguale, con mantenimento della palla senza verticalizzazioni. Il momento più bello della partita è stato l’inizio del secondo tempo con l’inserimento di Shomurodov, con la seconda punta la Roma ha verticalizzato di più." Così Zibì Boniek, ex attaccante di Juve e Roma e ora vicepresidente Uefa, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sul pareggio di ieri era all’Olimpico. Boniek critica il gioco moderno, sottolineando la monotonia tattica e lodando il cambio di ritmo con Shomurodov.
Nel primo tempo la Juve ha tolto alla Roma la possibilità di gestire la palla, alla squadra di Ranieri mancava qualcuno in mezzo che riuscisse a collegare difesa con attacco. E poi quando giochi con la difesa a tre e ti occupi solo di Vlahovic, in tutte le altre zone del campo la Juve aveva la superiorità numerica e nel primo tempo l’ha sfruttata in modo molto intelligente. Alla fine, però, pareggio giusto. La Juve è stata molto concentrata, si vede che il cambio di allenatore ha aumentato soglia di concentrazione e applicazione, si è visto ieri in campo." Boniek analizza il dominio tattico della Juve nel primo tempo, evidenziando la mancanza di un regista nella Roma e la gestione intelligente del campo da parte della Juve.
Con Tudor la Juve è cambiata in meglio? "Dirlo dopo due partite sarebbe una banalità – aggiunge Boniek – e anche ingiusto nei confronti del precedente allenatore. Ieri comunque la Juve l’ho vista bene. Yildiz ha numeri per dare molto alla Juve, è un futuro crack. Come tocca la palla, somiglia a Platini. Dovrebbe giocare più nel vivo del gioco, al centro. Invece lo fanno giocare esterno. La Juve ha qualità, fisicità, forse gli manca qualche giocatore fuoriclasse. Tre-quattro anni fa Vlahovic mi sembrava uno dei potenziali migliori attaccanti al mondo, ma ha troppi alti e bassi. Ieri però non gli è arrivata una palla buona." Boniek è cauto nel giudicare l’impatto di Tudor, ma elogia Yildiz e critica l’utilizzo tattico del giovane talento, oltre a commentare le prestazioni altalenanti di Vlahovic.
Capitolo prossimo allenatore Roma. "Pioli lo conosco, stava con noi nella Juve, la più forte di sempre. Stefano è stato con noi uno-due anni come riserva. Da allenatore – spiega Boniek – ha fatto vedere quanto sia bravo. Ora è in Arabia, sicuramente vorrebbe tornare. Si dice però che i Friedkin, quando prendono decisioni, vogliono sempre sorprendere tutti e non vogliono che il nome giri prima dell’annuncio. E il nome di Pioli già gira, secondo me è già da scartare. Io ho due candidati, sempre con Ranieri nel ruolo di supervisor: a me piace molto Fabregas e come fa giocare il suo Como. E poi bisogna vedere cosa succede con Antonio Conte." Boniek esprime dubbi su Pioli per la Roma e suggerisce alternative come Fabregas e Conte, mantenendo Ranieri come supervisore.
Ancelotti? La Roma richiede un impegno, una voglia di lavorare e di migliorare da mattina a sera. Con tutto quello che ha fatto nella vita e che sta facendo ancora adesso al Real, Carlo può anche sperare in una panchina meno bollente e un po’ più comoda di quella della Roma, magari una nazionale. Poi se Carlo venisse a Roma, sarebbe una cosa bellissima. Faceva parte del centrocampo Conti-Cerezo-Boniek-Ancelotti. Ma non so se ha voglia di tornare in Italia. Poi lui è abituato a vincere, a gestire squadre che possono vincere la Champions. A Roma bisogna costruire una squadra che possa arrivare al livello delle altre big." Boniek valuta la possibilità di Ancelotti alla Roma, sottolineando il grande impegno richiesto e la possibilità di un ruolo meno stressante per Carlo, pur riconoscendo il suo passato glorioso.
Boniek come si vedrebbe nei quadri dirigenziali della Roma del futuro? "Mi fanno tutti questa domanda da due anni, ma non ho mai parlato con nessuno. Conosco tutti quanti, sto bene a Roma, mi piace vedere giocare la Roma, però è una domanda alla quale non so dare risposta. Mi sarebbe piaciuto? Sì, forse ancora sì." Boniek risponde con sincerità sulla sua possibile posizione dirigenziale nel futuro della Roma, mostrando affetto per la città e la squadra.
Boniek ha offerto una panoramica ampia e schietta del calcio italiano, con un’attenzione particolare alla tattica e alla gestione delle squadre. I tifosi del Napoli possono prendere spunto da queste analisi per comprendere meglio le dinamiche della Serie A e prepararsi alle prossime sfide.