Borghi smonta il Napoli post-Cagliari: “Lucca non è pronto” e lodi a Lukaku e Højlund #Napoli #SerieA #Champions
Nel dibattito acceso di “Cronache di Spogliatoio”, il giornalista Stefano Borghi ha analizzato senza filtri la recente sfida del Napoli contro il Cagliari, mettendo in luce le fragilità dell’attacco partenopeo. Con un tocco di realismo brutale, Borghi non ha risparmiato critiche, evidenziando come il giovane Lucca non sia all’altezza delle ambizioni della squadra.
“Lucca è stato preso per crescere, non può essere oggi il centravanti del Napoli, campione d’Italia, che si propone di vincere un altro scudetto e di fare strada in Champions. Deve lavorare su questo. Un altro discorso è che abbia il potenziale per arrivarci. Secondo me deve crescere veramente tanto, però bisogna dargli il tempo. Io sono convinto di una cosa – e non lo dico mai – ma guardando la partita con il Cagliari, si è criticato il Napoli: secondo me, invece, ha trovato una squadra che ha fatto una partita eccellente sul piano dell’applicazione e anche con coraggio. La prima mezz’ora del Napoli mi aveva entusiasmato per la naturalezza con cui trovava le sue dinamiche, con scambi continui sui due settori, centrodestra e centrosinistra, che agiscono diversamente. Poi sì, si è un po’ appiattito, però l’ha vinta. Guardando la partita pensavo: con Lukaku il Napoli l’avrebbe sbloccata molto prima, portandola a casa con una tranquillità assoluta, replicando la gara di Reggio Emilia.”
Borghi non si ferma qui, spingendosi in confronti diretti e un po’ spietati tra i potenziali bomber, elogiando le qualità dominanti di Lukaku e intravedendo un futuro luminoso per Højlund, purché si liberi dalle sabbie mobili del suo attuale club.
“Lukaku ha quella qualità e quella prepotenza per diventare dominante contro una squadra che si difendeva molto bene. Con lui, secondo me, il Napoli sarebbe andato sul 2-0 entro l’80°. Con Højlund, invece, prendi un giocatore con qualità di base superiori. Secondo me l’affare gigante è farlo lavorare con Conte, perché lui è il maestro del “palla addosso” e ti migliora di sicuro in quello, che è l’unica cosa che manca a Højlund per completarsi. Al di là del dover uscire da quel “triangolo delle Bermuda” che è il Manchester United, dove Amorim è stato masticato e sputato via – e non può più essere l’allenatore di quella squadra – Højlund deve tornare a fare quello che faceva all’Atalanta: grande mobilità, tecnica in costante miglioramento, gestione della palla e un attacco della profondità formidabile. Se Conte lo temprerà caratterialmente e gli insegnerà il gioco spalle alla porta, Højlund diventerà un attaccante completo e potrà essere titolare anche davanti a Lukaku. Grande chiamata del Napoli.”
In sintesi, le parole di Borghi dipingono un quadro crudo del Napoli attuale, dove il talento grezzo va forgiato con urgenza per non perdere colpi in campionato e in Europa, lasciando spazio a riflessioni su come un paio di rinforzi “veri” potrebbero cambiare le carte in tavola.