Ex portiere Braglia critica il campionato italiano e le strategie delle squadre: fumate e illusioni nel calcio moderno #SerieA #CalcioItaliano #BragliaDuro
Simone Braglia, ex portiere, non ha peli sulla lingua quando si tratta di analizzare lo stato attuale del calcio. In una recente chiacchierata, ha puntato il dito contro il declino della Serie A, definendola con parole forti che rispecchiano il malcontento diffuso.
Braglia ha espresso la sua delusione per la fuga dei talenti dal campionato italiano, affermando: “La tristezza del campionato italiano, perché tutti scappano dalla Serie A”. Questa critica diretta evidenzia come il torneo stia perdendo appeal, con le big che faticano a trattenere i migliori.
Passando al Napoli, l’ex portiere ha commentato le mosse legate a Victor Osimhen e al Galatasaray, suggerendo che la squadra partenopea potrebbe trasformarsi in una forza dominante. Secondo lui: “Non c’è nulla da dire, il Napoli se continua così, potrebbe diventare la nuova Juve, quella che vince anche cinque scudetti di fila”. È una visione che non risparmia sarcasmo, implicando una ascesa rapida e inevitabile.
Sul fronte di altri giocatori, Braglia ha toccato il caso di Lucca, sminuendo l’interesse delle squadre meno competitive: “In questo momento c’è una base d’asta da parte di quelle squadre che sono di seconda fascia”. Il tono è schietto, quasi derisorio, verso chi si accontenta di opzioni di basso profilo.
Braglia ha poi elogiato il Como per il suo approccio ai giovani talenti, vedendolo come una realtà emergente. Ha dichiarato: “Io lo vedo in Europa League. La società vuole stabilire le basi lì, la società utilizza il calcio ma si muove anche su altri piani sul territorio. Fabregas ha rifiutato una big come l’Inter per restare al Como. Io sono molto ottimista”. Questa prospettiva ottimistica contrasta con il resto, mostrando un club che gioca sporco ma con ambizioni reali.
Infine, l’ex portiere non ha risparmiato critiche alla Juventus, puntando il dito sulle loro scelte di mercato come Kolo Muani e Conceicao: “Vedo tanto fumo e niente arrosto. C’è un gran casino, prendono gente che non ha esperienza dal punto di vista internazionale. Non so dove stanno andando. La juventinità è oggi trasferita a persone che non hanno le basi per fare calcio”. Queste parole taglienti riassumono un quadro caotico, con la Juventus dipinta come un gigante impacciato nel mondo del calcio moderno.