Ariedo Braida sul calcio: fiducia e risultati contano più delle chiacchiere, con elogi a Conte e Gasperini #Calcio #SerieA #IntervisteSportive
Ariedo Braida, dirigente sportivo, ha condiviso riflessioni schiette sul mondo del calcio, dove le chiacchierate inutili spesso prevalgono sui fatti concreti. Senza troppi giri di parole, ha sottolineato come la vera essenza del gioco stia nella collaborazione genuina e nei risultati tangibili, ignorando le ipocrisie che infestano gli spogliatoi.
“Quando c’è fiducia e c’è stima, si ottengono le cose migliori, i migliori risultati e questo è il calcio. E mi piace sottolinearlo perchè non sempre c’è stima quando si lavora insieme. Ci vuole talento e pazienza, poi a sbagliare si sbaglia perchè nessuno è perfetto e siamo dei comuni mortali, ma se c’è una buona percentuale di successo vuol dire che si lavora bene. Quando ottieni risultati vuol dire che le cose funzionano e quando c’è una storia di successi alle spalle, vuol dire che qualcosa di buono si è fatto.”
Passando a valutare gli allenatori con un tocco di realismo brutale, Braida ha lodato chi produce fatti sul campo, criticando implicitamente chi si nasconde dietro a parole vuote. Ha definito Conte un vincente puro, mentre per Gasperini ha evidenziato il contrasto tra gestire giganti come Juventus, Milan o Inter e squadre più modeste, senza mezze misure.
“Conte è bravo, nel calcio le chiacchiere contano poco, restano i fatti e un allenatore viene giudicato per i fatti. Ieri ho visto un pò il Napoli e un pò il Milan, devo dire che la squadra rossonera finalmente ha un’identità. Il Milan mi è piaciuto, meritava di vincere, non ha vinto, pazienza, vincerà le prossime. Per Gasperini parla la sua storia, poi un conto è allenare la Juve, il Milan o l’Inter che sono squadre quasi sempre protagoniste e un altro è allenare, con tutto il rispetto, l’Atalanta. La squadra bergamasca però, l’ha posizionata verso l’alto e questo vuol dire che è bravo.”
Infine, Braida ha toccato giocatori di alto livello e la corsa al titolo, con un pragmatismo che non lascia spazio a favoritismi. Ha riconosciuto il talento emergente e ha previsto una battaglia serrata, dipinta come una lotteria dove ogni errore conta, basandosi solo su ciò che si vede in campo.
“De Bruyne è un campione, Hojlund lo diventerà, ma sta facendo vedere cose buone. Il Napoli con De Laurentiis sta crescendo continuamente, vuol dire che sa lavorare molto bene e anche i giocatori che stanno arrivando sono tutti di un certo livello. Le squadre che lotteranno per lo scudetto sono Napoli, Inter, Milan, Roma, poi chi vincerà dipenderà da tanti fattori, ogni partita ha una storia a se. C’è da attendere almeno in girone di andata”.
In conclusione, le parole di Braida ricordano che nel calcio, come nella vita, è meglio essere diretti e focalizzarsi sui risultati, evitando le illusioni che troppo spesso dominano il discorso pubblico.

