Brambati non le manda a dire: critique spietate su Juventus, Tudor e altri! #calcio #Juventus #Tudor #Inter #DeBruyne
Nell’ultima edizione di Maracanà su TMW Radio, Massimo Brambati, ex calciatore e agente, ha dispensato opinioni dirette e senza fronzoli sul mondo del calcio, puntando il dito su alcune delle squadre e figure più chiacchierate. Con un approccio che non risparmia critiche taglienti, Brambati ha analizzato le carenze della Juventus, sollevato dubbi sul suo allenatore e commentato le prestazioni di altre realtà.
Parlando della Juventus, Brambati ha evidenziato le lacune evidenti nella rosa. “Mancano tre giocatori. E’ stato spostato tutto quello che si poteva davanti, come investimento, pensando che Vlahovic poi sarebbe andato via, ma oggi sembra esserci quasi un esubero. Dietro invece e sugli esterni, e a centrocampo, manca qualcosa. Poi dico che Di Gregorio non è da Juve. Se lo è, lotterà sempre per il quarto o quinto posto. Tutti questi gol presi, almeno la metà, sono responsabilità sua. Non vedo il portiere che comanda l’area di rigore e la difesa, con personalità. Poi magari può fare la parata, però manca la personalità.”
Sui dubbi riguardanti Igor Tudor come allenatore della Juventus, Brambati ha suggerito che la scelta potrebbe essere stata più una comodità che una strategia a lungo termine. “Secondo me Tudor è stato tenuto perchè l’alternativa era andare a prendere un altro allenatore e fare un progetto di 3 anni. Tudor invece finisce nel 2026 con opzione 2027 ma a prezzi modici. Credo che la Juve aspetti ancora Conte, ne sono convinto. Altrimenti avrebbero voltato pagina e preso uno tipo Mancini.
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Brambati ha anche valutato il momento dell’Inter, sottolineando come la squadra appaia solida ma non ancora provata contro avversari di alto livello. “Ha la squadra strutturata per andare agli ottavi, ma va pesata quando arriveranno le squadre top. Ho sentito un allenatore che è iniziato ora il vero campionato e giocare ogni tre giorni è difficile.”
Infine, l’ex calciatore non ha risparmiato commenti acidi su Kevin De Bruyne, paragonandolo a figure come Modric e mettendo in luce atteggiamenti che non gli sono piaciuti. “La postura rispetto a quella di Modric è completamente diversa. Quella di Modric è quella di uno felice di stare lì, di giocare, di sacrificarsi. L’altra mi sembra quella di uno che è lì a elemosinare la prestazione. Mi hanno riportato che De Bruyne con Guardiola ha litigato ben più di una volta. Chi lo ha preso allora? Bella domanda…” Queste riflessioni di Brambati aggiungono un tocco di realismo crudo al dibattito calcistico attuale, evidenziando come le dinamiche dietro le quinte spesso influenzino le prestazioni sul campo.