Brambati non le manda a dire: Juric flop in arrivo? Chivu sotto pressione, Modric il nuovo idolo. #SerieA #Calcio #Inter #Atalanta #Milan
Nell’ultima puntata di Maracana su TMW Radio, Massimo Brambati ha sparato a zero su alcuni allenatori e operazioni di mercato, senza peli sulla lingua. Con un tono diretto e critico, ha analizzato le scelte dubbie in vista della stagione, partendo da chi potrebbe deludere di più.
Brambati ha risposto alla domanda su quale allenatore lo convince meno: “Juric all’Atalanta non mi convince, è la scelta che non mi ha convinto. È inutile che dicono tanto, la scelta convince il giusto. Su Chivu invece sottolineo un aspetto che non arriva solo dal tifoso dell’Inter, ma dai media. Parlano tutti del fatto che Chivu possa convincere o meno, ma nessuno parla dell’assenza di Inzaghi. Mi faccio capire meglio, se Conte fosse andato via dal Napoli son convinto che il tifosi del Napoli direbbe che non c’è più Conte. La sensazione che ho avuto è che la partenza di Inzaghi non ha suscitato questa assenza, il tifoso è scottato dal finale della scorsa stagione. Credo che Chivu abbia un’ottima squadra, ma nonostante sia stato un grande giocatore l’esperienza da allenatore è tutta un’altra cosa. Dovrà sopportare a Milano pressioni diverse rispetto a quelle di Parma. Quando ci saranno delle difficoltà peseremo veramente cosa vale Chivu. Un allenatore come Allegri, Conte o Sarri riesce a gestire meglio queste pressioni”.
Passando al possibile nuovo protagonista della Serie A, Brambati non ha dubbi e punta su un veterano: “Dico Modric, anche se avrei detto De Bruyne. Ha la testa e ancora tanta voglia, mi è sembrato di aver capito che sia pronto a incidere. Non avrà le coppe, il Milan giocherà solo in campionato e quando verrà utilizzato Modric potrà fare la differenza”.
Sul fronte delle operazioni di mercato, come quella per Boniface, l’ex calciatore è stato schietto e critico sulle incognite fisiche: “L’operazione è da 7, ma l’incognita è fisica. I feedback che mi arrivano non sono positivi, sicuramente avrà voglia di dimostrare che può fare bene ma quando uno sta male fai fatica a vederlo impiegato in campo. Ha avuto due operazioni al crociato, qualcosa può essere che non sia più come prima. Mi auguro per il Milan che sia quello che conoscevamo prima degli infortuni”.
Non ha risparmiato giudizi taglienti sull’operato di Marotta, evidenziando errori e mancati colpi: “Ha avvicinato Lookman, Leoni e Koné e non è riuscito a prendere nessuno. A me sorprende soprattutto quanto successo a maggio. Mi dicono che il giorno prima della finale di Champions era straconvinto che si sarebbe incontrato con Inzaghi per rinnovare. Tutti nel mondo del calcio sapevano che Inzaghi aveva già stretto contatti con gli arabi, un dirigente dello spessore e dell’esperienza sua non si doveva lasciar sorprendere. Oltre ai giocatori va aggiunto anche Fabregas, lui ha cercato Fabregas e anche far uscire certe notizie non è bellissimo per l’immagine che dai. È andato a buca quattro volte, io avrei lavorato sotto traccia vista anche l’esperienza che ha un dirigente come Marotta. Alla fine il voto lo darò a fine mercato”.
Infine, sul sostituto di Lukaku, Brambati ha sottolineato le difficoltà e le opzioni limitate, con un occhio alle strategie di mercato: “Credo che stiano cercando un prestito e vogliano investire su un centrocampista e sul terzino. Secondo me Conte non è soddisfatto, ancor meno per l’infortunio di Lukaku e in questo momento il Napoli sta lavorando solo per un prestito. Il giocatore sul mercato e che sarebbe piaciuto ad Antonio poteva essere Vlahovic, ma non ci sono i numeri per andarlo a prendere. Devi rimanere sui prestiti, Dovbyk non te lo danno in prestito e si riduce il raggio d’azione per esempio a Hojlund”.
In sintesi, le parole di Brambati dipingono un quadro crudo del calcio italiano, con allenatori sotto esame e mosse di mercato che rischiano di saltare, confermando che in Serie A, senza esperienza, le pressioni possono essere letali.