L’ex calciatore Brambati spara a zero su trasferimenti e allenatori: Retegui fugge in Arabia, Osimhen saluta l’Italia e Gasperini alla Roma. #Calcio #SerieA #Trasferimenti
Durante la trasmissione Maracanà su TMW Radio, l’ex calciatore e procuratore Massimo Brambati non ha risparmiato critiche dirette su alcuni dei temi più caldi del momento, con un’analisi schietta che non risparmia nessuno.
Partendo dal caso di Retegui, che ha accettato l’offerta dall’Arabia Saudita, Brambati ha sottolineato il ruolo dei procuratori nel convincere il giocatore. “Credo lo abbiano convinto i procuratori. Mi dicevano che stavano convincendo il ragazzo, perché non voleva andare. L’offerta era di 15 mln l’anno, l’hanno alzata ed evidentemente l’hanno convinto. A certe cifre farei fatica a dire a un giocatore di non andare. Oggi il campionato italiano poi non è il più bello. Credo che sarà un danno per la Nazionale, perché non lo perdi ma come fai a prenderlo dopo che gioca in campionati così? Gattuso sarà in grande difficoltà, oggi che abbiamo problemi in quel ruolo. Mi dicono che gli allenamenti lì, per via delle temperature, sono quasi da pensionati”.
Sul trasferimento di Osimhen al Galatasaray, Brambati ha evidenziato i rischi per il campionato italiano, definendolo una perdita netta. “Perdiamo un potenziale attore, che può farci divertire. Quando perdi dei giocatori bravi, perde anche il nostro campionato. Ben per lui che va in un campionato dove giocano tre squadre, perché le altre sono di poco valore. Perdi un potenziale campione ma fai ricca una società come il Napoli, che già non aveva bisogno ma ha grande potenziale economico da immettere sul mercato. E ora per forza devi fare un attaccante. Io credo che cerchino qualcuno che possa essere un vice-Lukaku ma anche un partner. Lucca è solo un vice-Lukaku. Lookman? Magari può essere quel profilo…”.
Per l’Atalanta, dopo l’addio di Gasperini, Brambati ha appoggiato l’idea di vendere giocatori per non perdere valore. “Credo che sia giusto. Sono giocatori valorizzati da Gasperini. A fine campionato avevo sentito voci di un ridimensionamento totale e si sta rivelando tale. Senza Gasperini, levi un puntello con una valenza importante, anche per la valorizzazione dei giocatori. Abbiamo visto negli anni cosa è successo con certe cessioni”.
Sull’arrivo di Gasperini alla Roma, ha insistito sull’importanza della pazienza. “Dipende dalla pazienza che hanno a Roma. Della società, dei dirigenti, dell’ambiente. Non si devono spostare i giudizi immediatamente secondo quanto dice il campo. Se dai tempo a questo allenatore di lavorare, ti porta risultati tecnici, economici e in termini di risultati”.
Infine, Brambati ha condiviso le sue previsioni sugli allenatori per la prossima stagione, con un occhio critico. “Allegri al Milan, che per me farà bene. Ma anche lì devono dargli tempo e i giocatori per poter far bene. E Gasperini, che farà molto bene a Roma. Su Juric ho tantissimi dubbi, a Torino non lo rimpiangono”. Le sue parole lasciano intendere un calcio italiano in continua evoluzione, dove le scelte economiche spesso prevalgono sulle ambizioni sportive.