mercoledì, Novembre 12, 2025

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Brambati: “Il procuratore ha già annientato il Monza, ora punta ad annientare l’Atalanta”

Quando la Serie A diventa uno show di scelte improbabili e intrighi di panchina: Inter, Atalanta e la soap opera dei procacciatori #calcio #SerieA #panchine #Inzaghi #Atalanta

Nel mare agitato delle panchine di Serie A, Massimo Brambati ha scosso le acque parlando delle scelte recenti di alcuni club e allenatori, con frecciate che non risparmiano nessuno. L’ex calciatore ha posto sotto i riflettori l’addio di Simone Inzaghi all’Inter per l’Arabia Saudita, strappo clamoroso dopo una vittoria significativa contro il Barcellona.

Brambati non ha usato mezzi termini: "Non più di un mese fa l’Inter vince contro il Barcellona e due giorni dopo Inzaghi fa un’intervista e dice che il bello deve ancora venire. Se n’è andato per 50 mln, basta." Ma non si è fermato qui, aggiungendo un dettaglio curioso: "Abbiamo offerto io con un’altra persona 37 mln in due anni ad Allegri per l’Arabia, per la stessa squadra, lo scorso anno e ha rifiutato." La Serie A diventa così un mercato delle panchine dove i soldi sembrano essere la vera motivazione, più del progetto tecnico.

L’attenzione si sposta poi sull’Atalanta, che dovrà affrontare l’addio di Gasperini, uno degli allenatori più importanti del campionato recente.

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Per Brambati, la scelta di Juric per Bergamo arriva non tanto da meriti tecnici ma da giochi di procure: "Juric-Atalanta? Perché ha il procuratore che spinge. Dopo aver annientato il Monza, proverà ad annientare l’Atalanta."

E a proposito del rifiuto di Gasperini alla Juventus, la verità di Brambati è senza filtri: "Gasperini non l’hanno cercato. Nel momento in cui Conte non va alla Juve, mille procuratori, anche senza contattare l’assistito, si sono proposti. E Chiellini ha detto che non essendo arrivati a lui, si continua con Tudor. Nessuno ha detto di no alla Juve, tantomeno Gasperini." Ma secondo lui la realtà è che è la Juventus stessa a chiudere le porte a molti coach per la gestione a dir poco complicata del mercato e della squadra: "E’ la Juve che ha detto di no a tanti. Logico che in questo momento devi mettere a posto tutti i danni fatti da Giuntoli."

Il quadro delle panchine di Serie A è dunque un mix di interesse economico, pressioni di agenti, e strategie di mercato che spesso sovrastano ragioni tecniche e sportive. Lo spettacolo continua, e il calcio italiano osserva, con qualche sospetto e molta ironia, questo giro delle panchine.