Quando la Nazionale e i club milanesi scaldano la domenica sportiva: tra aspettative e battute senza filtri #calcio #SerieA #Nazionale
Massimo Brambati, intervistato ai microfoni di TMW Radio, non ha certo usato guanti di velluto per commentare l’attualità della Nazionale e le vicende delle squadre milanesi, lasciandosi andare a considerazioni che suonano come un pugno nello stomaco per molti tifosi.
Sul rinnovamento della Nazionale ha detto senza troppi giri di parole che "non basta chiamare i giovani per farli giocare bene, ci vuole un progetto che li sostenga davvero". Un’affermazione che lancia un chiaro monito a chi si aspettasse una soluzione rapida e indolore al momento difficile del gruppo azzurro.
Non si è risparmiato neppure sulle squadre di Milano: "la pressione per chi gioca in queste squadre è ormai ai limiti della follia, e a volte si vedono cose da far rabbrividire in campo". Parole che fanno un po’ da specchio a una realtà dove la tensione e la frenesia sembrano aver preso il sopravvento sulla qualità del gioco.
Brambati non si è limitato a commentare, ma ha anche lanciato una provocazione, chiarendo che "se si vuole fare calcio serio, bisogna prendere coraggio e cambiare radicalmente approccio, altrimenti sarà un continuo rimpiangere il passato". Una frecciatina che rimette in discussione le strategie attuali senza filtri o mezze misure.
Il contributo di Brambati sottolinea come, nel calcio italiano, non si possa più nascondere la polvere sotto il tappeto e che è ora di affrontare la realtà con schiettezza, anche se questo significa andare controcorrente o turbare i piani ben oliati dei club più blasonati.
Nella settimana in cui la Nazionale si prepara a nuove sfide e le milanesi cercano di trovare la via per risollevarsi, le parole di Brambati arrivano come uno scossone, forse scomodo ma necessario, a ricordare a tutti che il cambiamento vero passa attraverso il coraggio di dire le cose come stanno.