Enzo Bucchioni spara a zero sulle scelte del Napoli: Milinković-Savić è il futuro, e Meret? Solo un ripiego! #Napoli #Calcio #Portieri
Enzo Bucchioni, giornalista e scrittore, è intervenuto nel programma radiofonico “1 Football Club” su 1 Station Radio, offrendo una prospettiva cruda e senza filtri sulle strategie del Napoli. Parlando di Antonio Conte e delle sue richieste esigenti, Bucchioni non le manda a dire: quando si spende una fortuna, tipo oltre 20 milioni per un portiere come Milinković-Savić, con un contratto quinquennale bello ciccione, mentre Meret – che ha pure vinto con il Napoli – si becca solo un biennale, be’, questo puzza di priorità discutibili.
“Sì, assolutamente. Questa è una scelta ponderata, fatta attorno a un concetto preciso. Milinković-Savić è ancora giovane per essere un portiere, è nel pieno della maturità e ha ancora margini di miglioramento. Può diventare il titolare del futuro. A me, lo dico con sincerità, all’inizio non mi piaceva molto. Ma è migliorato tantissimo.”
Bucchioni continua a sparare dritto, confermando che non è solo questione di soldi buttati: ne ha parlato con Italiano, che gli ha dato ragione. “Ne ho parlato con Italiano e anche lui me lo confermava: ‘Questo è un portiere che ti riempie la porta come pochi, ha fisicità, piedi buoni, grande rapidità, coraggio nelle uscite’. Insomma, ha tutte le caratteristiche per crescere ancora. E anche se non ci fai una plusvalenza, ti dà garanzie. È vero che Meret ha dato certezze, ma qui si tratta anche di strategia. Se guardiamo i numeri, sono tanti soldi, ma potrebbero diventare pochi se il rendimento è alto. E poi, torniamo sempre allo stesso concetto: doppio impegno. Perché non si ragiona in questo modo anche per i difensori o gli attaccanti?”
In sintesi, secondo Bucchioni, un portiere come Milinković-Savić non è solo un lusso, ma una mossa furba per partite toste. “Un portiere come Milinković-Savić ti permette, in certe partite, di impostare dal basso, lanciare lungo. L’abbiamo visto anche ai Mondiali: certe partite si sbloccano con lanci di 40 metri. Quando hai un portiere con queste qualità, puoi costruire la giocata già da lì. Conte è il numero uno in questo: vuole più soluzioni possibili, e il Napoli sta andando in quella direzione. A cominciare proprio dal portiere”. Con Conte al timone, il Napoli sta puntando su un gioco più spregiudicato, e questo potrebbe fare la differenza in campionato.