Enzo Bucchioni non le manda a dire sul calcio italiano!
Ecco un’analisi spietata e senza fronzoli delle ultime chiacchiere dal mondo del pallone, con Enzo Bucchioni che spara dritto come al suo solito. Tra Derby di Roma e riflessioni su squadre e attaccanti, si parla chiaro senza troppi giri di parole. #CalcioItaliano #SerieA #AnalisiTattica #Bucchioni
Enzo Bucchioni, ospite di TMW Radio durante Maracanà, ha messo sotto la lente le sfide del momento nel calcio italiano, partendo dal Derby di Roma. Ha sottolineato come la Lazio non possa permettersi passi falsi, rischiando una crisi evidente dopo un avvio traballante e con vari problemi. Secondo lui, gli allenatori in questione non sono tipi da stravolgere il loro stile per una partita sola. “La Lazio non può sbagliare, sarebbe crisi evidente. Vieni da un inizio stentato, tanti problemi. Non credo però che siano allenatori che possano cambiare il loro modo di fare calcio in certe partite. Cercheranno di mettere qualcuno più adatto a queste partite, ma chiederanno più velocità e intensità. La Lazio proverà a fare meno possesso e più verticalizzazioni, ma non mi aspetto mosse tattiche differenti”.
Passando alle prestazioni dell’Inter contro l’Ajax, Bucchioni ha paragonato la maturità di Chivu con quella di altri, notando somiglianze con l’approccio di Inzaghi. Ha evidenziato come Chivu abbia mantenuto gran parte della squadra così com’era, con meccanismi ben rodati, senza osare cambiamenti radicali. Sul fronte Juventus, ha criticato le lacune difensive e le debolezze in mezzo al campo, nonostante le vittorie. “Vero. Chivu sta facendo quello che faceva Inzaghi, ha cambiato pochissimo. Ha una squadra che viene da anni di meccanismi oliati. Avrebbe voluto cambiare ma non lo ha fatto. La Juventus ha fatto due imprese, ma cosa c’è di solido? Il carattere ritrovato, lo spirito che lo scorso anno non c’era, la voglia di non mollare mai. E va bene questo, però se vai a vedere l’interpretazione della partita, hai sempre inferiorità in mezzo al campo, difendi basso, prendi gol. Devi difendere meglio, fare pressione più avanti, sono difetti evidenti nella Juve. Calcisticamente c’è tanto da lavorare lì”.
Quando si tratta di attaccanti che fanno la differenza, Bucchioni ha chiarito che dipende dal ruolo e dallo schieramento tattico. Ha citato esempi come Hojlund, che in una sola partita ha dimostrato di chiudere le linee e pressare, ma ha anche avvertito sui rischi con formazioni a tre punte. “Dipende dai compiti che ha un attaccante, dal tipo di schieramento che hai. Hojlund lo abbiamo visto una sola partita ma chiude le linee, fa pressing sugli avversari, ma ha chi lavora per questo. Il problema è per chi gioca con tre attaccanti”.
Infine, sul caso di Vlahovic, Bucchioni è stato categorico: il giocatore merita un posto fisso e sta giocando non solo per la sua squadra, ma per se stesso, con un occhio al futuro. “Deve giocare sempre. Sta giocando per la Juventus ma soprattutto per se stesso. Perché a fine anno è libero e vorrà ai suoi piedi le grandi d’Europa. Questo ha in testa, sarà il suo campionato. E’ sempre stato così. Giocherà per se stesso, per il suo obiettivo, come ha fatto alla Fiorentina”. In sintesi, Bucchioni dipinge un quadro crudo del calcio attuale, dove talento e ambizione devono scontrarsi con difetti evidenti e pressioni reali.